Il prezzo dell’oro segna il +18% nel 2016 ma questo è solo l’inizio: la situazione economica mondiale porterà presto l’oro a quotazioni stellari, secondo D. Casey.
Il prezzo dell’oro vive un 2016 da record, con questa settimana che ha visto il momentaneo abbattimento del muro dei $1.300 all’oncia.
Su del +18% in soli quattro mesi, l’oro corre grazie all’incertezza e all’instabilità dei mercati oltre che al deprezzamento del dollaro, vista l’eterna correlazione inversa con la valuta made in USA.
L’investitore americano Doug Casey condivide a amplifica il sentiment del mercato favorevole al rialzo del prezzo dell’oro, prevedendo come la situazione economica attuale non potrà che lanciare alle stelle il prezzo del primo tra i beni rifugio.
Vediamo nel dettaglio le motivazioni alla base della sua convinzione e un’analisi più a breve termine per l’andamento del prezzo dell’oro.
Prezzo oro: verso i $2.000 all’oncia. Davvero?
Doug Casey è un investitore, consulente e scrittore americano, solito ad offrire proprie analisi predittive su diverse tipologie di investimento, in particolare proprio le materie prime e il prezzo dell’oro.
Dal 2011 il mercato delle materie prime è stato in forte calo. Nel frattempo le banche centrali hanno cominciato a ridurre i tassi di interesse e a stampare sterminate quantità di moneta.
L’aspettativa, a questo punto, non è di un semplice rialzo del loro prezzo ma di una vera e propria esplosione, secondo l’investitore americano:
“Siamo sull’orlo di quella che io chiamo la più grande depressione. Le cose saranno tragiche per fine anno, credo che la gli investitori si riverseranno in massa sull’oro a discapito delle valute cartacee.”
L’idea di Doug Casey è quindi che il rialzo del 18% sia solo un assaggio della reale proiezione dell’oro e del valore che potrà raggiungere, almeno $2.000 all’oncia.
“La previsione è che per fine 2016 il mondo possa raggiungere il vero caos, sentendosi come se fosse di nuovo alle soglie del 2008, solo che sarà molto peggio del 2008. ”
L’enorme debito presente del mondo potrebbe portare ad uno scenario deflazionistico senza precedenti, con i fallimenti di grossi istituti che causerebbero la cancellazione di migliaia di miliardi di unità monetarie.
Lo scenario alternativo, secondo Casey, è che le banche centrali continuino a stampare senza sosta moneta per sopperire alla situazione, portando alla prospettiva opposta di iper-inflazione.
“Non so quale dei due scenari prevarrà, so solo che ci sarà caos e grande depressione. La paura porterà gli investitori a lanciarsi sull’oro e la quotazione potrà andare oltre i $2.000 all’oncia.”
Prezzo oro: l’analisi tecnica guarda intanto a $1.350
Il lungo trend ribassista, ben rappresentato dalla trendline di colore rosso, è stato interrotto nai primi mesi di quest’anno, con una netta rottura al rialzo della trendline negativa a favore della creazione di una nuova positiva, come è possibile osservare con il seguente grafico che guarda agli ultimi tre anni dell’oro:
L’attitudine si è invertita con decisione e con lei la media mobile a 15 periodi che ha tagliato quelle a 30 e a 50, sostenendo l’attuale trend rialzista del prezzo.
Di recente c’è stato anche l’incrocio tra le altre due medie mobili, in corrispondenza della ripresa di quota dei valore dell’oscillatore MACD.
L’indicatore RSI viaggia nei pressi della soglia con l’ipercomprato, elemento che ha causato la frenata della quotazione di questa settimana.
Tuttavia il prezzo dell’oro sembra avere chiara la sua strada e i prossimi obiettivi di breve termine sono rappresentati da $1.308 e $1.349, prime resistenze da abbattere nell’ottica di continuare la corsa al rialzo verso obiettivi più alti.
Vedremo se alti abbastanza da soddisfare le aspettative di Doug Casey.
© RIPRODUZIONE RISERVATA