Professioni, secondo la Corte di Giustizia dell’UE le “tariffe minime” sono sinonimo di qualità del servizio. Bocciato il modello tedesco.
Arriva dalla Corte di Giustizia europea una sentenza che piacerà molto ai professionisti. Difatti, i giudici della Corte UE si sono espressi a favore delle tariffe minime per le professioni, ormai abolite dal 2006.
Il caso di specie riguarda la Germania. La Corte UE ha sanzionato la regola tedesca che prevede un tariffario minimo e massimo solamente per le professioni regolamentate, e non anche per tutte le altre.
Nel sanzionare la Germania, la Corte UE ha riconosciuto l’importanza delle tariffe minime, sia per i professionisti, in quanto assicura il minimo di retribuzione riconosciuta, sia per i consumatori, che possono beneficiare di standard qualitativi elevati.
Egidio Comodo, Presidente di Intercassa, e Flavio Mangione, Presidente dell’ordine degli Architetti, hanno risposto alla decisione con entusiasmo; si tratta infatti "di un importante riconoscimento del modello di regolamentazione delle professioni tecniche”.
Tariffe minime per professioni regolamentate: il caso della Germania
Spunto di riflessione per il ritorno alle tariffe minime, abolite nel 2006, viene dal caso della Germania.
La Corte di Giustizia europea, infatti, si è espressa con una sentenza (datata 4 luglio 2019) che sanziona i tedeschi per il fatto di prevedere un tariffario minimo solo per i professionisti che svolgono un’attività regolamentata, e non anche per tutti quei professionisti che dimostrano l’idoneità al lavoro pur essendo privi di regolamentazione.
Infatti, secondo i giudici della Corte UE, le tariffe minime servono ad assicurare professionalità e qualità del servizio in ogni settore, dunque questa disparità di trattamento è ingiustificata. Nel dettaglio, si tratterebbe della violazione della disciplina comunitaria sulla concorrenza.
Professioni, l’importanza delle tariffe minime
La decisione della Corte di Giustizia UE è stata accolta positivamente dalle associazioni di professionisti; in particolare, per quanto riguarda l’Italia, dall’albo degli Architetti e dalla Fondazione Intercassa.
Flavio Mangione, Presidente dell’Ordine degli Architetti, ed Egidio Comodo, Presidente della Fondazione Intercassa, hanno commentato positivamente la sentenza UE. Qui, infatti, non viene messo in discussione il sistema delle tariffe minime ma, al contrario, viene sottolineata l’importanza di un minimo stabilito per tutelare sia il professionista nell’espletamento della propria attività, sia il consumatore finale; la tariffa minima, difatti, è garanzia di qualità del lavoro e competenza di chi lo svolge.
Quindi, come risulta anche dal commento alla sentenza da parte dei giudici della Corte UE, il tariffario minimo ex lege non solo tutela il professionista ma, soprattutto, assicura al consumatore finale un servizio che rispetta gli standard nazionali ed europei.
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