Digital Innovations days, l’evento numero uno sul digitale e l’innovazione sta per prendere avvio, dal 10 al 13 novembre, in formato ibrido: digitale e fisico.
Digital Innovations days, l’evento numero uno sul digitale e l’innovazione sta per prendere avvio, dal 10 al 13 novembre, in formato ibrido: digitale e fisico a Milano. Se lavori nel digitale, stai studiando per entrare nel mondo del lavoro o semplicemente sei appassionato al tema non puoi certamente perderti l’appuntamento.
La redazione di Money.it è lieta di annunciare la collaborazione come media partner dell’evento e la moderazione della sala startup nella giornata del 13 novembre. I Digital Innovations days sono una grande occasione di confronto, formazione, spunti, idee, networking, suggestioni e ispirazione. Le quattro giornate sono interamente dedicate a innovazione e sostenibilità, con 120 speaker influenti del settore.
Proprio di digitale e innovazione nel settore turistico, abbiamo parlato con Antonio Barreca, Direttore Generale di Federturismo.
Quanto in un settore strategico come il turismo che ha una quota parte importante nel PIL nazionale c’è ancora da fare in ottica di marketing territoriale?
Il turismo prima ancora di essere servizio è espressione del territorio e ad esso è legato indissolubilmente: lo era ieri e lo è ancora di più oggi. Da una più alta qualità del territorio e dei servizi pubblici offerti dipende non solo la qualità della vita degli abitanti, ma anche la fruibilità e l’attrattività turistica. Occorre, quindi, tornare a pianificare l’offerta turistica dal lato del territorio, valorizzare gli eventi per promuovere e fidelizzare la domanda. La realizzazione di eventi è diventata una delle strategie di marketing territoriale maggiormente usata dai policy maker locali per attirare flussi di visitatori e allungare la stagione turistica.
Gli eventi possono essere utilizzati per rafforzare l’immagine della destinazione nei confronti di un mercato e per consolidare l’identità comunitaria, il senso di appartenenza di chi abita nel luogo che ospita l’evento. Rappresentano uno strumento attraverso cui sostenere la competitività di un luogo, contribuiscono alla riqualificazione degli spazi, al miglioramento dei trasporti, delle infrastrutture e dei servizi. Sono un importante motore di sviluppo per una destinazione: consentono di promuoverla, permettono di aumentare i flussi in termini di presenze e di arrivi e attraggono nuovi segmenti target. Possono ricoprire un ruolo fondamentale nel marketing territoriale e nella promozione turistica laddove si mostrino in grado anche attraverso l’uso dei social media di descrivere i luoghi che li ospitano, di raccontare tradizioni, di diffonderne immagini, di suggerire itinerari di visita.
Blockchain e Big Data: cosa possono fare per migliorare l’industria del turismo?
Blockchain e Big Data sono senza dubbio una delle più grandi opportunità per le imprese del settore: una sfida innovativa complessa. Non implicano solo volume, ma anche varietà e velocità. La blockchain offre un potenziale enorme in termini di riduzione del coinvolgimento di terze parti, miglioramento della sicurezza anche informatica, accesso a informazioni importanti da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Una tecnologia che contribuirà a migliorare le esperienze dei turisti fidelizzandoli e renderà i processi degli operatori più efficienti.
I Big Data Possono fornire informazioni che contribuiscono a realizzare un’esperienza di viaggio più tailor made di quanto non sia mai stato possibile prima perché, ai dati strutturati di ciascuna azienda, si sommano dati che provengono da innumerevoli fonti che sono in grado di descrivere in modo preciso abitudini, stili di vita, consumi e quanto altro necessario a profilare il cliente e a costruire con lui migliori relazioni, spingendo l’innovazione di prodotto e di processo con una precisione che non ha precedenti e che può essere un fattore critico di successo per l’imprese.
Ma occorre tener presente che oltre a essere un’opportunità possono rappresentare anche una minaccia nel caso in cui si sia schiavi di piattaforme straniere che li gestiscono e li utilizzano senza vantaggio per le aziende e gli organi pubblici.
Il turismo coinvolge anche altri settori che ricoprono un ruolo fondamentale nell’indotto dell’intero sistema: quali sono le previsioni per questa ultima parte di 2021 e l’anno venturo?
Nonostante oltre il 50% delle imprese ricettive preveda un 2021 in perdita (era l’84% nel 2020) rispetto allo scorso anno si registrano i primi segnali positivi dai mercati internazionali. Anche per le città d’arte, dopo un periodo di lunga sofferenza, finalmente si sono iniziati a intravedere i primi segnali di recupero in particolare per Roma, Firenze e Venezia. Seppur con numeri molto lontani dal periodo pre-pandemia si segnala per settembre un incremento del 15% rispetto al 2020 con un incoraggiante ritorno da parte della tanto attesa clientela americana. Nonostante si viva in un clima d’incertezza e le prenotazioni siano sempre più sotto data ci auguriamo che il prossimo anno, grazie alla campagna vaccinale, le strutture possano rimanere sempre aperte per accogliere quegli stranieri che decidano di concedersi una piacevole vacanza nel nostro Paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA