Nuovi problemi per il progetto WesternLink. Per valutare il da farsi, Prysmian annuncia il rinvio dell’assemblea
L’andamento del titolo Prysmian è sempre più legato al destino del progetto WesternLink. Numerosi i problemi riscontrati a un anno dall’inaugurazione del cavo sottomarino, l’ultimo dei quali si è verificato lunedì, 8 aprile: la messa fuori servizio a causa dell’attivazione del sistema di protezione. Qualcosa, insomma, è andato storto, e la società milanese ha dovuto affrontare un brusco -3,97% a Piazza Affari. Le indagini sono state prontamente avviate, e Prysmian ha annunciato che i risultati verranno comunicati quanto prima. Intanto, però, la società ha anticipato in una nota che, sulla base di esperienze pregresse, si stima che la vicenda WesternLink avrà impatti sull’Ebitda 2018 fra i 60 e gli 80 milioni di euro.
Prysmian, rating stabile ma rischio reputazione
Prysmian ha acquisito il progetto WesternLink, cavo sottomarino che collega Scozia e Galles, nel 2012 per un valore di 800 milioni di euro a National Grid/Scottish Power. Secondo gli analisti di Equita, già ad oggi il danno relativo ai problemi tecnici del progetto ammonta a 95 milioni di euro. L’ulteriore danno non avrebbe comunque un forte peso sulla capitalizzazione di Prysmian, quanto sulla sua reputazione: le problematiche collegate a WesternLink, afferma la sim, aumenta nel mercato “la percezione di rischio sul business progetti”, che concerne 23% dell’Ebitda adjusted del gruppo.
Nonostante ciò, Equita mantiene il rating hold e il target price a 21 euro sul titolo. Così fanno altri analisti come Banca Akros e Fidentiis, che confermano un target price lievemente più alto. Il timore maggiore, per Prysmian, riguarda la gara per il Viking Link. Benché per quest’ultimo dovrà essere utilizzata una tecnologia completamente diversa, i problemi riscontrati dal WesternLink potrebbero inficiare la fiducia di National Grid, presente in entrambi i progetti.
Vicenda WesternLink causa rinvio assemblea e dividendo
Perciò Prysmian ha ritenuto opportuno revocare l’assemblea del 17 aprile per riesaminare il bilancio 2018, un passo necessario a seguito delle richieste di risarcimento danni.
Lo stesso giorno il consiglio d’amministrazione si riunirà per esaminare gli elementi emersi dalle indagini preliminari relative alla vicenda Western Link. Ciò ha determinato anche il rinvio del pagamento del dividendo, che dovrebbe avvenire nel mese di giugno.
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