In Italia c’è la prima data per il ritorno del pubblico negli stadi: ok per i tifosi in occasione dell’Europeo, ma in alcuni Paesi i cancelli torneranno ad aprirsi anche per le partite di campionato.
Quando tornerà il pubblico negli stadi in Italia? Con la stagione agonistica che è arrivata al suo momento clou, da noi ancora non è stata realizzata una road map per consentire un graduale ritorno dei tifosi sugli spalti.
C’è però una prima data ufficiale, quella dell’11 giugno quando a Roma l’Italia sfiderà la Turchia nel match di esordio dell’Europeo. Il ministro Speranza ha infatti dato l’ok per tutti e quattro gli incontri che si disputeranno all’Olimpico, ma ancora non è chiara quale sarà la capienza con l’Uefa che spera nel 25%.
Per il campionato invece l’ultimo contatto c’è stato a febbraio quando alcuni rappresentanti del mondo del calcio hanno incontrato Agostino Miozzo, all’epoca coordinatore di un Comitato tecnico scientifico che nel frattempo è stato rivoluzionato dal nuovo governo Draghi.
Ogni discorso sulla apertura degli stadi al pubblico in Italia sembrerebbe essere così al momento congelato, nonostante l’idea di fondo sia quella di tornare a consentire la presenza del pubblico pagante già a partire da questa primavera.
Del resto in diversi Paesi europei, vedi Regno Unito, è già stato stilato un programma per il progressivo ritorno dei tifosi negli stadi. In Italia invece al momento tutto appare legato all’evoluzione della situazione Covid e ai progressi della campagna vaccinale.
Quando riaprono gli stadi? La situazione in Italia
Nell’incontro di febbraio, sono emerse delle ipotesi per una riapertura degli stadi in Italia. L’idea sarebbe quella di consentire a partire dalla primavera l’ingresso a 1.000 spettatori a partita, un po’ come a inizio stagione prima che l’arrivo della seconda ondata spingesse l’allora Governo a chiudere di nuovo i cancelli.
In base all’andamento della campagna vaccinale, si sarebbe pensato di aprire gli stadi in maniera specifica agli operatori sanitari, un modo questo anche per “ringraziare” medici, infermieri, oss e paramedici del loro inestimabile lavoro svolto durante la pandemia.
Tutte ipotesi rimaste soltanto tali. Nella riunione si sarebbe parlato anche dell’Europeo che si terrà a giugno, con lo stadio Olimpico di Roma che ospiterà in totale quattro incontri della manifestazione tra cui la partita inaugurale. Con il via libera da parte del ministro Speranza, ora c’è la certezza delle porte aperte.
Stando alle linee guida dell’Uefa, gli impianti potrebbero essere aperti con una capienza massima del 50%. In Italia però considerando pure la grandezza dell’Olimpico si dovrebbe optare per una apertura pari al 25%.
La situazione in Europa
Se in Italia ogni discorso sembrerebbe essere finito in naftalina, considerando anche che il nuovo sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali si è appena insediato, in Europa invece in diversi Paesi sono già avanti.
Nel Regno Unito a fine febbraio Boris Johnson ha presentato il suo piano, in quattro step, per uscire gradualmente dal lockdown. Per gli stadi le novità arriveranno con la terza fase, che prenderà il via dal 17 maggio, con una capienza iniziale massima fissata a 10.000 spettatori.
Dal 21 giugno, quando inizierà la quarta fase, ci sarà invece il ritorno a una certa normalità. Stando a quanto deciso da Downing Street si tratta di misure non più revocabili, con gli impianti che così a causa Covid non potranno più essere chiusi Oltremanica.
In Olanda invece il 27 marzo, in occasione del match della Nazionale contro la Lituania, in una sorta di esperimento sarà concesso l’ingresso a 5.000 tifosi che verranno sottoposti a tampone rapido e poi divisi in diverse bolle a mo’ di ricerca.
In Spagna invece la riapertura è più vicina. Il 3 aprile c’è stata infatti una affluenza limitata di tifosi in occasione della finale della Copa del Rey 2020 tra Atletico Bilbao e Real Sociedad. Per il campionato invece si parla della fine di aprile.
Situazione differente in Germania, dove Angela Merkel ha appena prolungato il lockdown in vigore fino al 18 aprile: in questa stagione gli stadi dovrebbero rimanere chiusi, così come in Francia. Impianti già aperti invece in Russia e Ucraina, mentre la Uefa ha dichiarato che durante l’Europeo non ci saranno partite senza spettatori.
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