Quali regioni rischiano la zona gialla e da quando? Cosa ci dice l’ultimo monitoraggio

Simone Micocci

06/08/2021

Il monitoraggio ISS di oggi conferma che tutta Italia sarà zona bianca almeno fino a Ferragosto (e probabilmente anche nella settimana successiva). Le zone gialle possono aspettare.

Quali regioni rischiano la zona gialla e da quando? Cosa ci dice l’ultimo monitoraggio

Sono giorni che non si parla d’altro che di rischio zona gialla per l’Italia: ecco perché il monitoraggio del venerdì dell’ISS era molto atteso, specialmente da chi si prepara a partire per le vacanze.

Un passaggio da zona bianca a gialla non significherebbe rinunciare alle vacanze, ma comunque ci sarebbero una serie di restrizioni da osservare, come il dover mettere la mascherina anche nei luoghi all’aperto.

Ricordiamo che in base al monitoraggio ISS vengono decisi i colori delle regioni che scatteranno dal lunedì successivo. Nel dettaglio, per scattare la zona gialla è necessario che nel contempo sussistano tre diverse situazioni:

  • incidenza media settimanale superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti
  • posti letto in terapia intensiva occupati per il 10%
  • posti letto nell’area non critica occupati per il 15%

Cosa ci dice il monitoraggio di oggi, tra l’altro utile per capire come sarà il Ferragosto in Italia in quanto in base a questo verrà decisa la colorazione delle varie regioni nella settimana che appunto va dal 9 al 15 agosto.

Ferragosto in zona bianca per tutta l’Italia

Non sono attese novità per la prossima settimana: come confermato dall’ultimo monitoraggio ISS, che prende in considerazione i dati per la settimana che va dal 16 luglio al 1° agosto, nessuna delle regioni d’Italia rischia la zona gialla.

Nel dettaglio, tutte le 21 regioni e province autonome sono a un livello di rischio moderato, mentre 16 di queste riportano delle allerte di resilienza. Nessuna regione, però, presenta allerte molteplici le quali farebbero scattare un peggioramento della condizione di rischio e un cambio colore della regione.

Non ci sono, dunque, né regioni né province autonome che superano la soglia critica di occupazione dei posti letto per pazienti Covid in terapia intensiva o in area medica. D’altronde lo sapevamo, visto che solo questa settimana la Sardegna ha superato la soglia del 10% di posti occupati in terapia intensiva.

Il monitoraggio ci dice però che nel complesso il tasso di occupazione in terapia intensiva continua a crescere, arrivando a un 3% che tuttavia non desta particolare preoccupazione (la soglia di rischio difatti è fissata al 30%). Nel dettaglio, dai 189 ricoverati della settimana prima siamo arrivati a 258. Cresce anche il tasso di occupazione delle aree mediche, arrivando al 4% (dai 1.611 del 27 luglio siamo arrivati a 2.196 alla data del 3 agosto).

E ancora: l’indice Rt nazionale si stabilizza (da 1,57 scendiamo a 1,56) mentre l’incidenza sale a 68 casi ogni 100.000 abitanti.

Una situazione spinta, come noto, dalla diffusione della variante Delta che ormai è sempre più dominante in Italia e - come spiega l’ISS - “sta portando a un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri Paesi con alta copertura vaccinale”.

Cosa fare allora? L’unica via, spiega l’Istituto, è raggiungere la più elevata copertura vaccinale possibile completando i cicli di vaccinazione non ancora terminati.

Regioni zona gialla: quando potrebbero esserci novità?

Il monitoraggio di oggi ci dice quindi che sicuramente potremo festeggiare il Ferragosto con tutta Italia in zona bianca. Per capire cosa succederà in futuro dovremo attendere poi il monitoraggio della prossima settimana, il quale comunque non dovrebbe fotografare una situazione differente da quella di oggi.

È vero, infatti, che la Sardegna dovrebbe raggiungere due dei parametri che comportano il passaggio in zona gialla (avendo un’incidenza settimanale superiore ai 50 casi ogni 100.000 abitanti e un tasso di occupazione in terapia intensiva del 10%) ma è anche vero che nell’area non critica la situazione appare ancora sotto controllo (con un 5% di posti occupati).

Lo stesso vale per le altre regioni che oggi sono più avanti nel percorso che potrebbe portarle al cambio di colore: neppure per Sicilia (6% in terapia intensiva e 12% nell’area non critica), Lazio (6% e 6%) e Calabria (3% e 10%) sembrano esserci i segnali per un peggioramento repentino della situazione.

Almeno fino a domenica 22 agosto, dunque, tutta Italia sarà in zona bianca; poi si vedrà.

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