Riprendono gli spostamenti liberi tra regioni gialle dal 26 aprile, ma per spostarci tra zone arancioni e rosse senza comprovati motivi servirà la certificazione verde Covid-19. Dal 1° maggio visite a casa in massimo 4 persone. Ecco le nuove regole per uscire dalla regione.
Spostamenti tra regioni al via dal 26 aprile 2021: con il ritorno della zona gialla e bianca si torna a viaggiare tra regioni senza vincoli, ma non solo: è consentito uscire dalla regione anche in zona rossa e arancione senza comprovati motivi, purché muniti di certificazione verde Covid-19, ossia il certificato che comprova l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o l’esito negativo di un tampone effettuato entro 48 ore prima del viaggio.
Le novità sono contenute nel decreto-legge 22 aprile. Il provvedimento detta le nuove regole e la roadmap delle riaperture di ristoranti, bar, cinema, teatri, musei, palestre ecc.
Ecco cosa cambia per gli spostamenti dal 26 aprile in zona gialla, rossa e arancione: quali e quando sono consentiti, dove si può andare e le regole per uscire dalla regione senza rischiare una multa.
Spostamenti tra regioni dal 26 aprile: cosa cambia
Con il ripristino della zona gialla e bianca in Italia, gli spostamenti tra regioni, vietati ormai da gennaio, sono di nuovo consentiti. Questo vuol dire che si potrà uscire dalla propria regione per andare a trovare amici, parenti, fidanzati o per un weekend di svago. Magari per andare a visitare luoghi dell’arte e della cultura, o assistere a uno spettacolo dal vivo, visto che dal 26 aprile ripartono anche teatri, musei e spettacoli.
Per spostarsi tra regioni gialle e bianche non servirà più un’autodichiarazione che attesti il motivo dello spostamento per lavoro, salute, necessità o rientro presso il luogo di residenza o domicilio. Ma le novità non finiscono qui: il decreto-legge 22 aprile apre agli spostamenti in entrata e in uscita anche dai territori in zona rossa e arancione. Di seguito vediamo come.
Spostamenti fuori regione rossa e arancione: quando e come
Dal 26 aprile si può entrare/uscire dalle regioni in zona rossa e arancione:
1) per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute, il rientro al luogo di residenza, domicilio o abitazione. In questi casi servirà l’autocertificazione.
2) senza comprovati motivi, ma solo ai soggetti muniti delle certificazioni verdi.
Cosa sono le certificazioni verdi
La certificazione verde Covid-19 è un certificato che comprova uno di questi stati:
1. avvenuta vaccinazione contro il coronavirus
2. guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2
3. effettuazione di un tampone molecolare o antigenico rapido con risultato negativo
La certificazione del vaccino ha una validità di 6 mesi ed è rilasciata in formato cartaceo o digitale, su richiesta dell’interessato, dalla struttura sanitaria che somministra il vaccino.
Il certificato di guarigione ha anche una validità di 6 mesi ed è rilasciata su richiesta dell’interessato dalla struttura presso cui è avvenuto il ricovero o dal proprio medico. La validità del certificato verde scade quando dopo 6 mesi l’interessato viene identificato come caso positivo.
La certificazione verde del tampone ha invece validità 48 ore dal rilascio ed è prodotta su richiesta dell’interessato in formato cartaceo o digitale dalla struttura (pubblica, privata, farmacia...) presso cui si è effettuato il test.
Gli spostamenti per le visite a casa
Dal 1° maggio e fino al 15 giugno cambiano le regole sulle visite a casa: in zona gialla e arancione sarà consentito andare a trovare amici e parenti in massimo 4 persone (più minorenni sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi).
Lo spostamento è consentito fuori comune e fuori regione se entrambi i territori sono inseriti in zona gialla, mentre chi vive in zona arancione potrà recarsi in un’altra abitazione abitata solo in ambito comunale (fuori regione solo con pass verde).
In entrambi i casi lo spostamento è consentito una sola volta al giorno e tra le 5 e le 22. In zona rossa restano vietati gli spostamenti per andare a trovare a casa altre persone, anche all’interno del proprio comune.
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