Quanto valgono €5.000 sul buono fruttifero dedicato ai minori? Il rendimento dal 2006 a oggi

Stefano Vozza

23 Dicembre 2024 - 12:54

Vediamo quanto ha fruttato ad oggi un ipotetico buono dedicato ai minori regalato in uno delle ultime 18 festività del Natale e/o di fine anno

Quanto valgono €5.000 sul buono fruttifero dedicato ai minori? Il rendimento dal 2006 a oggi

Ai grandi eventi della vita come alle feste comandate, oggi ma ancor più in passato, non manca chi regala un buono fruttifero ai più piccoli, figli o nipoti che siano. Un gesto d’amore e d’affetto da un lato, ma anche un segno tangibile per sostenere le loro esigenze finanziarie quando saranno grandi.

Con quali risorse? Con quelle del capitale sottoscritto, appunto, magari maggiorato degli interessi nel frattempo maturati.

Il buono dedicato ai minori in estrema sintesi funziona così: un adulto lo sottoscrive a beneficio del minore, mentre il titolo produrrà interessi fino al compimento dei 18 anni.

Vediamo allora quanto valgono 5.000 euro sul buono fruttifero dedicato ai minori regalato a Natale dal 2006 a oggi.

Come funziona il buono fruttifero postale dedicato ai minori

Al pari degli altri titoli della stessa specie, l’emittente è Cassa Depositi e Prestiti, un’istituzione finanziaria controllata dal MEF. I soldi ivi confluiti sono quindi garantiti dallo Stato Italiano, e il prodotto è privo di spese di gestione, quelle fiscali escluse. Sui buoni ricade la ritenuta sugli interessi al 12,50%, sono esclusi dall’imposta di successione, mentre quella di bollo si applica nei casi, tempi e modi di Legge.

Ancora, oggi lo si può sottoscrivere fino ai 16 anni e mezzo del minore, unico intestatario del titolo. Pertanto il suo rendimento lordo e netto a scadenza dipende dall’effettivo periodo di possesso utile, cioè fruttifero, e dalle condizioni economiche previste al tempo del lancio della serie. Quella oggi disponibile per la sottoscrizione arriva a rendere fino al 5,00% lordo, per esempio.

Il montante lordo e netto di un buono fruttifero dedicato ai minori

Mettiamoci ora nei panni di un minore che in una delle ultime 18 festività natalizie e/o di fine anno lo avesse ricevuto in dono, cioè da Natale 2006 ad oggi. Se lo si riscattasse oggi perché giunto a scadenza (compimento del 18° compleanno), quale sarebbe il montante incassato?

Per semplicità immaginiamo un importo iniziale di 5mila € così da non tener conto dell’imposta di bollo, e che la data di sottoscrizione sia sempre stata quella del 16 dicembre dei vari anni. Attingiamo i dati seguenti direttamente dal portale di CDP.

Se acquistato il 16/12/2020 (serie: TF118A200128), gli interessi lordi e netti maturati sarebbero, nell’ordine, di 246,34 e 215,55 €.
Se sottoscritto 1 anno prima (serie: TF118A190628) il montante liquidato sarebbe di 5.361,57 € (interessi lordi: 413,22 €).

Andiamo ora al 16/12/2018 (serie: TF118A180914), al 16/12/2017 (serie: TF118A170420), al 16/12/2016 (serie: TF118A160218) e al 16/12/2015 (serie: M97). Qui i rispettivi montanti liquidati sarebbero, nell’ordine, di 5.348,32 €, di 5.234,98 €, di 5.118,57 € e di 5.515,66 €.
È evidente che sulla determinazione dell’incasso finale incide la serie effettivamente sottoscritta e il collegato rendimento previsto in quel preciso tempo dall’emittente.

Quanto valgono 5.000 euro sul buono fruttifero dedicato ai minori regalato a Natale dal 2006 a oggi

Andando ancora più indietro nel tempo si riscuotono montanti più ricchi. Una motivazione è ovvia e attiene al maggior periodo di possesso del titolo. L’altra rimanda alla possibilità, da verificare da caso a caso, che i rendimenti della serie in quel tempo fossero “robusti” o meno.
Detto ciò, il montante oggi liquidato sul buono dedicato ai minori serie M94 sottoscritto in data 16/12/2014 sarebbe di 6.301,65 €. Gli interessi lordi maturati ammontano a 1.487,60 €, la ritenuta fiscale è di 185,95 €.

Acquistato un anno prima (serie: M89), il montante liquidato salirebbe a 7.338,24 €, al netto della ritenuta fiscale di 334,03 €.

Immaginiamo ora un acquisto effettuato il 16/12/2012 (serie: M78), il 16/12/2011 (serie: M66), il 16/12/2010 (serie: M54) e il 16/12/2009 (serie: M42). In questi casi gli importi riconosciuti sarebbero rispettivamente pari a 8.753,12 €, 9.773,31 €, 7.989,69 € e 8.127,65 €.
Un titolo della serie M30 sottoscritto il 16/12/2008, invece, darebbe diritto un accredito di 8.582,09 € (interessi lordi di 4.093,82 € e ritenuta di 511,73 €).

Invece l’incasso legato al riscatto del titolo serie M18 sottoscritto a dicembre 2007 sarebbe di 9.703,70 €, dopo aver detratto 671,96 € di ritenute.
Arriviamo infine agli interessi lordi e netti maturati dopo 18 anni pieni di possesso fruttifero del buono (data acquisto: 16 dicembre 2006, serie M 6). Essi sarebbero pari, rispettivamente, a 4.831,04 € e 4.227,16 €, al netto della ritenuta fiscale di 603,88 €.

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