In gran recupero le borse asiatiche durante la sessione di giovedì. I dati USA deboli alimentano l’aspettativa per un’attesa della Fed fino al 2016 per il rialzo dei tassi.
Le borse asiatiche tornano a correre nella sessione di giovedì, con il prezzo delle materie prime in via di stabilizzazione dopo che i dati deboli degli Stati Uniti hanno intensificato le aspettative che la Federal Reserve possa aspettare il 2016 per il rialzo dei tassi di interesse.
L’Asia sta approfittando dei dati statunitensi più deboli del previsto. Il dollaro in discesa ha creato un vantaggio all’interno dei mercati asiatici in quanto ha aumentato il valore relativo delle esportazioni delle materie prime e abbassato i rimborsi sui titoli denominati in USD per le imprese dell’area asiatica.
Le valute asiatiche e i mercati azionari - fortemente influenzati dall’andamento del mercato delle materie prime - hanno spinto una performance positiva soprattutto nel settore dell’energia e dei metalli.
Ieri sera, Wall Street ha chiuso in rosso, mentre gli investitori cercavano di digerire i risultati misti del settore bancario americano, nonché il rilascio delle previsioni di vendita inferiori alle attese per l’anno fiscale 2016 pubblicate da Wal-Mart.
Il Dow Jones Industrial Average è sceso quasi l’1 per cento, finendo sotto il livello psicologico chiave a 17.000 per la prima volta dal 7 ottobre, sul retro delle difficoltà di Wal-Mart e Boeing.
Lo S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in perdida rispettivamente dello 0,5 e 0,3 per cento.
I mercati azionari in Cina stanno salendo su tutta la linea recuperando le perdite di mercoledì, con lo Shanghai Composite Index e il CSI300 in rialzo di circa l’1,4 per cento.
Il Nikkei a chiuso a +1.15%, mentre l’Hang Seng vola a +2.09%.
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