Quanto sarà profonda la recessione dell’Eurozona? La risposta dagli analisti di Standard & Poor’s
L’ipotesi di un’Eurozona in recessione a causa del coronavirus è stata ormai data per scontata da numerosi osservatori di mercato.
Le previsioni degli esperti sono state accomunate dal pessimismo, ma si sono differenziate dal punto di vista dell’entità del tonfo economico.
Gli ultimi ad esprimersi sulla prossima recessione dell’Eurozona sono stati gli analisti di S&P, che hanno delineato due scenari a cui fare riferimento.
Recessione Eurozona: quanto sarà profonda per S&P
Nell’ultimo report pubblicato gli esperti di S&P Global Ratings hanno aggiornato le proprie stime sull’andamento dell’economia nel 2020. A loro detta, nell’anno corrente il PIL dell’Eurozona si contrarrà del 2% materializzando così la temuta recessione.
Questo scenario, però, non è stato l’unico trattato dagli analisti, secondo cui le cose potrebbero peggiorare in maniera decisa in caso di un lockdown prolungato.
Numerosi Paesi, primo fra tutti l’Italia, hanno introdotto misure restrittive particolarmente stringenti per evitare la diffusione del coronavirus. Molte aziende sono state bloccate per la tutela degli stessi lavoratori, ma l’attività produttiva è inevitabilmente crollata con ovvie ripercussioni sul PIL di diverse economie.
Per S&P, se gli attuali lockdown dureranno almeno quattro mesi, la recessione dell’Eurozona verrà confermata da un crollo del 10% del PIL. L’entità del danno, dunque, dipenderà dalla velocità con cui passerà l’attuale emergenza.
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