Il vicepresidente della Commissione UE Valdis Dombrovskis sul Recovery Fund e sulle condizioni per ricevere il denaro promesso
Ancora Recovery Fund al centro del dibattito.
Questa volta a intervenire sull’argomento è stato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, che ha fornito indicazioni aggiuntive sul progetto ieri presentato dall’esecutivo comunitario.
Le sue dichiarazioni nello specifico, hanno confermato che i soldi del Recovery Fund arriveranno agli Stati membri in maniera strettamente correlata agli investimenti.
Dombrovskis su Recovery Fund: investimenti o niente denaro?
I soldi del Recovery Fund, ha confermato il vicepresidente Dombrovskis, non arriveranno in un’unica soluzione ai Paesi bisognosi di aiuto, ma verranno concessi in tranche.
Essi, però, saranno soggetti alla realizzazione di investimenti da parte degli Stati richiedenti su cui verranno effettuate verifiche di varia natura.
Nello specifico, i Paesi dovranno spiegare chiaramente le proprie intenzioni di spesa e al contempo le modalità con cui raggiungere i propri obiettivi. Un focus particolare sarà destinato a tematiche quali il clima e la transizione energetica.
“Certo che se non si fanno gli investimenti è difficile dare soldi,”
ha dichiarato Dombrovskis.
Quest’ultimo ha inoltre precisato che l’ammontare di denaro da destinare ai singoli Paesi verrà in realtà stabilito in seguito all’analisi di fattori quali il tasso medio di disoccupazione e la prosperità relativa.
Il Recovery Fund, infatti, sarà a disposizione di tutti i 27 ma quelli che vorranno beneficiarne dovranno:
“preparare dei piani di recupero e resilienza e potranno farlo ogni anno nel mese di aprile, con i loro piani di riforma nazionali oppure prima, nell’ottobre dell’anno precedente, insieme ai progetti di bilancio”.
Quel che è chiaro, al momento, è che di Recovery Fund si continuerà a parlare ancora a lungo e che le discussioni non si esauriranno neanche una volta trovata l’intesa definitiva tra i 27.
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