Sorpresa Recovery Fund: l’Austria ora è pronta ad accettare le sovvenzioni. Cosa è cambiato?
Ancora Recovery Fund al centro del dibattito.
A poche ore dalla presentazione della proposta della Commissione UE, già in parte trapelata, l’intero Vecchio Continente ha rivolto la propria attenzione su un tema caro in particolar modo all’Italia.
Qualche tempo fa la Francia e la Germania hanno avanzato un proprio progetto di recovery Fund basato sull’idea di garantire ai Paesi più colpiti delle sovvenzioni a fondo perduto. Contro questa ipotesi si sono immediatamente scagliati gli Stati più rigoristi che hanno chiesto a gran voce l’introduzione di semplici prestiti da restituire. Tra questi Paesi anche l’Austria, la cui posizione però oggi è sembrata decisamente più morbida rispetto a quella dei giorni scorsi. Cosa è cambiato?
Novità Recovery Fund: l’Austria ha davvero cambiato posizione?
Nel corso di un’intervista rilasciata alla tv pubblica e citata oggi da Bloomberg, il ministro delle finanze austriaco Gernot Bluemel ha in qualche modo ammorbidito la sua posizione sul Recovery Fund e sui piani del blocco per la lotta al coronavirus.
Stando alle ultime notizie trapelate, nella proposta della Commissione europea che verrà ufficializzata domani un 60%-70% del denaro stanziato a favore dei Paesi colpiti dall’emergenza sarà a fondo perduto. Soltanto la restante parte verrà concessa nella forma di prestiti da restituire.
Quanti avevano prestito la ferrea opposizione dell’Austria si sono dovuti ricredere. Bluemel si è detto pronto ad accettare le tanto odiate sovvenzioni nel Recovery Fund e ha aperto le porte al raggiungimento di un compromesso.
“Quello che non vogliamo è che ci siano solo ed esclusivamente sovvenzioni, il che sarebbe l’inizio della mutualizzazione del debito”,
ha dichiarato il ministro, ribadendo che nelle negoziazioni ci sarà sempre qualcosa da concedere e qualcosa da ricevere.
Le novità sul Recovery Fund giunte dall’Austria renderanno la giornata di domani ancor più interessante.
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