Il Recovery Plan basterà a rilanciare il Mezzogiorno? Sul tema si è pronunciato il ministro dell’Economia Franco. Ecco perché le risorse del NextGeneratioEU non salveranno il Sud.
Recovery Plan e Sud Italia: l’ambiziosa scommessa del rilancio nazionale passa dal cambiamento nel Mezzogiorno.
I miliardi in arrivo da Bruxelles riusciranno a segnare la svolta che il Paese attende da decenni? Il ministro dell’Economia Franco ha dato la sua risposta: no, le risorse europee, seppure fondamentali, non riusciranno da sole a sanare il divario profondo tra Settentrione e Meridione.
Oltre al Recovery Plan, cosa servirà davvero al Sud Italia per ripartire?
Perché il Recovery Plan non salverà il Sud
Il Recovery Plan nazionale che si appresta a ricevere il primo via libera dalla Commissione, prevede il 40% di risorse destinate al Sud.
Un target da sempre urgente per l’Italia è lo sviluppo del Mezzogiorno. Dinanzi alla storica e irripetibile opportunità di ottenere così tante risorse europee da investire, l’ottimismo sul rilancio del Meridione si sta facendo strada.
Ma davvero il Pnrr basterà a dare la svolta alle regioni del Sud? ll ministro dell’Economia Franco ha dato la sua risposta - negativa - durante un evento a Maratea.
Il responsabile del Tesoro è stato chiaro:
“Il Pnrr ha tra le sue priorità l’inclusione e non può che cercare di affrontare la questione dello sviluppo meridionale che è stabile da circa 40 anni....Il piano è occasione di sviluppo fondamentale ma non può bastare. Può dare forte contributo alla convergenza ma non è sufficiente poiché servono anche le politiche ordinarie”
Tradotto: progetti e investimenti finanziati a prestito e a sovvenzione dall’Europa non faranno il miracolo. Tutto dipenderà da come enti, governatori locali, imprenditori utilizzeranno le risorse. Efficienza dovrà essere la parola chiave per non cadere in un altro fallimento.
Il timore è lo spreco di denaro, come purtroppo è emerso nella storia del Mezzogiorno. Basterà ricordare alcuni numeri: dei 47,3 miliardi di euro previsti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione dal 2014 al 2020, solo 3 miliardi, il 6,7%, è stato speso al 2019.
Nel 2017, il 70% delle opere pubbliche in corso e non completate erano situate al Sud.
Sprechi e poca funzionalità spaventano il Governo Draghi e rischiano di far crollare la scommessa per il Sud: i soldi non bastano, hanno ripetuto ora Franco e in altre occasioni il presidente del Consiglio.
La sfida è enorme: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia sono le regioni meno sviluppate in Italia stando ai criteri europei. Il Recovery Plan basterà a rivoluzionare l’economia e la mentalità politica del Mezzogiorno?
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