Sì, esiste un importo minimo per il Reddito di Cittadinanza: questo è fissato dalla legge ed è pari a 480,00€ annui.
La normativa sul Reddito di Cittadinanza (decreto 4/2019) fissa sia un importo minimo che massimo per il beneficio.
Oggi, in media, l’importo erogato alle famiglie è di 577,00€, ma c’è chi prende molto di più e chi molto meno. Quello che forse molti non sanno è che sia l’importo massimo (qui un approfondimento) che il minimo vengono fissati dalla legge: indipendentemente dalla situazione economica del nucleo familiare, quindi, esiste una cifra minima sotto alla quale non si può andare.
Come vedremo di seguito, non si tratta di un importo particolarmente elevato: d’altronde, sono diversi i nuclei familiari che si lamentano per un Reddito di Cittadinanza troppo basso. Ma “troppo basso” quanto? Ecco cosa dice la normativa a riguardo.
Reddito di Cittadinanza: importo minimo mensile e annuo
Nel pensare al Reddito di Cittadinanza il legislatore ha voluto fissare sia una soglia massima che una minima per l’importo della misura. Nel dettaglio, il valore più alto, nel caso in cui convergano una serie di condizioni, è di 1.380,00€ mensili.
Il valore minimo, invece, è indicato dall’articolo 3, comma IV, del decreto 4/2019: qui viene stabilito che in ogni caso il beneficio economico “non può essere inferiore ad euro 480,00€ annui”, fatto salvo ovviamente il possesso dei requisiti previsti dalla normativa. Dal momento che il valore annuo del Reddito di Cittadinanza va suddiviso per dodici mensilità, l’importo mensile non può mai essere inferiore a 40,00€.
Questo vale anche per quei nuclei con un reddito familiare elevato, per i quali dal calcolo del beneficio ne risultasse un’integrazione annua inferiore ai suddetti 480,00€. Pensiamo, ad esempio, alla persona sola con ISEE inferiore a 9.360,00€ e un reddito familiare di 5.800,00€ (inferiore quindi alla soglia di 6.000,00€ fissata dalla normativa).
Tenendo conto della formula per il calcolo dell’integrazione, infatti, questo dovrebbe avere diritto ad un’integrazione annua di appena 200,00€, così da arrivare alla soglia di 6.000,00€. In questo caso, mensilmente il Reddito di Cittadinanza avrebbe avuto in importo appena superiore ai 16 euro mensili.
Grazie alla “clausola di salvaguardia” riconosciuta dalla legge istitutiva del Reddito di Cittadinanza, questo avrebbe comunque diritto ad un importo di 40,00 euro mensili.
Reddito di Cittadinanza: perché l’importo mensile è vicino al minimo?
Se avete un importo del Reddito di Cittadinanza che si avvicina al minimo fissato dalla legge significa che avete un reddito familiare molto alto.
Come anticipato, infatti, il calcolo viene effettuato prendendo il reddito familiare e sottraendolo dalla soglia massima fissata dalla legge. Questa è pari a 6.000,00€ per la persona sola, e viene poi moltiplicata per il parametro di scala di equivalenza per i nuclei familiari più numerosi (ad esempio, è di 8.400,00€ per il nucleo con due maggiorenni, 9.600,00€ se si aggiunge un figlio minore e 10.800,00€ qualora se ne aggiunga un altro).
Se avete un reddito familiare molto alto (ricordiamo che per il calcolo si tiene conto, visto quanto indicato dall’Isee, dei redditi percepiti due anni prima dalla presentazione della DSU), allora è ovvio che il Reddito di Cittadinanza sia basso.
Una situazione più frequente per le persone sole rispetto ai nuclei più numerosi, visto appunto l’aumento per quest’ultimi della soglia utilizzata per il calcolo dell’integrazione. A parità di reddito familiare, infatti, è più basso il Reddito di Cittadinanza per la persona sola rispetto a quello percepito da una famiglia più numerosa.
Ricordiamo, comunque, che il Reddito di Cittadinanza si abbassa anche nel caso in cui uno o più componenti del nucleo familiare abbiano avviato un’attività lavorativa, oppure nel caso in cui ci sia una persona che ha presentato dimissioni non per giusta causa.
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