Reddito di Cittadinanza: quale modulo per il rinnovo del beneficio? Ecco le istruzioni a riguardo.
Reddito di Cittadinanza: il modulo per la richiesta di rinnovo è lo stesso utilizzato per la domanda.
Non ci sono differenze, tuttavia è bene fare alcune precisazioni a riguardo per non rischiare di commettere errori che potrebbero compromettere l’erogazione del Reddito di Cittadinanza per altri 18 mesi.
Come noto, già a settembre molti beneficiari del Reddito di Cittadinanza - ossia coloro che hanno fatto domanda a marzo 2019 - perderanno il beneficio in quanto trascorso il termine massimo di fruizione che per l’appunto è pari a 18 mesi.
Questi possono comunque presentare una nuova domanda per il rinnovo del Reddito di Cittadinanza, aspettando però un mese dalla sospensione del beneficio.
Di conseguenza, nel caso in cui come immaginiamo il Reddito di Cittadinanza di settembre venisse pagato nella giornata del 27 settembre, la domanda per il rinnovo potrà essere consegnata già dal 28 ottobre.
Le modalità per il rinnovo sono le stesse previste per la domanda: facciamo un riepilogo a riguardo ponendo l’attenzione sugli errori da non commettere così da non rischiare che la domanda per il rinnovo non vada a buon fine.
Reddito di Cittadinanza: come fare domanda per il rinnovo
Le modalità per il rinnovo sono le stesse previste per la prima domanda. D’altronde è proprio quello che state facendo: una nuova domanda per il Reddito di Cittadinanza, la quale potrà essere presentata anche da un altro componente del nucleo familiare (in quel caso la nuova carta rilasciata da Poste Italiane avrà un nuovo intestatario).
Nel dettaglio, per il rinnovo si potrà trasmettere la domanda di Reddito e Pensione di Cittadinanza anche tramite il sito istituzionale, dove però è richiesta l’autenticazione con SPID.
In alternativa, la domanda può essere presentata telematicamente presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o presso gli uffici postali. Ricordate però che Poste Italiane accetta domande per il Reddito o la Pensione di Cittadinanza dopo il 5° giorno di ciascun mese.
Inoltre, causa emergenza, anche dal sito INPS è possibile inviare la domanda per il Reddito di Cittadinanza. In questo caso è possibile autenticarsi tramite SPID, o anche con il PIN dell’istituto o con la CNS.
Ricordiamo che per la nuova domanda, ossia per il rinnovo dopo i primi 18 mesi di fruizione, bisognerà attendere un mese dalla sospensione del beneficio.
Reddito di Cittadinanza: il modulo per il rinnovo
Per chi presenta domanda tramite CAF o Poste Italiane consigliamo di portarsi avanti compilando il modulo richiesto per il rinnovo. Nel dettaglio, il modulo è lo stesso di quello utilizzato per la prima domanda del beneficio, denominato SR180.
Ricordate che a questo modello va allegato l’ISEE in corso di validità, ossia quello che avete aggiornato lo scorso febbraio per far sì che il Reddito di Cittadinanza continuasse ad essere erogato.
Attenzione però a non commettere errori che potrebbero costarvi caro nel caso in cui l’INPS dovesse fare un controllo approfondito sulla vostra domanda. Ad esempio, ricordate di barrare il Quadro E nel caso in cui l’ISEE sia stato presentato tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2020 e avete avviato un’attività lavorativa successivamente al 1° gennaio 2018.
I redditi provenienti da suddetta attività, infatti, non sono indicati nell’ISEE e per questo motivo sarà vostro compito comunicarli all’atto della domanda. In caso di compilazione del Quadro E dovete anche allegare un secondo modello, il COM-Ridotto SR182.
Ricordate anche di indicare nella domanda se ci sono componenti del nucleo familiare che hanno dato dimissioni, eccetto quelle per giusta causa, nei 12 mesi antecedenti alla domanda. In tal caso il componente sarà escluso dal calcolo del Reddito di Cittadinanza, ma il beneficio - qualora ne soddisfate gli altri requisiti - sarà comunque erogato.
E non dimenticate di indicare, nel caso di coppie non sposate e non conviventi ma con figli in comune, il componente aggregato al nucleo familiare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA