Reddito di Cittadinanza: al via le sanzioni per i beneficiari segnalati dal Centro per l’Impiego. Pagamenti di settembre - per il momento - sospesi.
Reddito di Cittadinanza: dopo il taglio del 20% dell’importo - per il momento sospeso - ecco arrivare nuove sanzioni a settembre.
Sono arrivati nuovi chiarimenti dell’INPS riguardo alle sanzioni previste per coloro che non rispettano quanto indicato dalla normativa riguardo al Reddito di Cittadinanza. L’Istituto - con il messaggio 3415 pubblicato 23 settembre 2020 - ha dato ulteriori chiarimenti su come funziona il regime sanzionatorio descritto dalla normativa sul Reddito di Cittadinanza, come pure su quali sono gli organi incaricati di inviare le dovute segnalazioni.
Informazioni a cui - fa sapere l’INPS - a breve seguiranno ulteriori dettagli. Nel messaggio 2415/2020 viene spiegato che ci sono due tipi differenti di sanzioni:
- quelle che vengono effettuate rispetto alle informazioni indicate nella DSU e nella domanda del Reddito di Cittadinanza;
- quelle che fanno riferimento al mancato rispetto degli obblighi previsti dalla normativa.
Delle prime solitamente se ne occupano i Comuni mentre delle seconde i Centri per l’Impiego che ricordiamo fanno riferimento alle Regioni. Nel primo caso l’accertamento della violazione porta alla decadenza o alla revoca del beneficio, mentre nel secondo le sanzioni possono anche essere più leggere.
Ebbene, le novità illustrate dal suddetto messaggio interessano esclusivamente la seconda categoria di sanzioni. Infatti, mentre in esito alle verifiche comunali - che solitamente si concentrano sul mancato possesso, in capo al richiedente del Reddito di Cittadinanza, dei requisiti di residenza e cittadinanza - l’INPS ha da tempo avviato il regime sanzionatorio, è solo a partire dal rinnovo di settembre che si partirà con le sanzioni seguenti alle segnalazioni dei Centri per l’Impiego.
A tal proposito, l’INPS fa sapere che le sanzioni per le violazioni accertate in questi mesi partiranno dal mese di settembre. Tuttavia, dal momento che devono essere ancora implementate le procedure relative al sistema sanzionatorio non è ancora possibile attuarle: per questo motivo, a coloro a cui dovrà essere comminata una sanzione, il Reddito di Cittadinanza di settembre non verrà pagato per evitare il generarsi di indebiti.
Reddito di Cittadinanza: al via le sanzioni per chi non è andato al Centro per l’Impiego
Come noto, il Reddito di Cittadinanza prevede una serie di obblighi per i beneficiari.
Nel dettaglio, coloro che si trovano nella condizione di poter lavorare - esclusi quindi esonerati ed esclusi dagli obblighi - devono firmare il Patto per il Lavoro e rispondere alle future convocazioni da parte del Centro per l’Impiego.
Per chi non risponde alle convocazioni o si rifiuta di andare a lavorare sono previste diverse sanzioni tant’è che in questi mesi i Centri per l’Impiego hanno segnalato all’INPS tutte le violazioni accertate.
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Tuttavia, l’Istituto non ha ancora provveduto all’applicazione delle suddette e - come anticipato - lo farà a partire dal pagamento di settembre.
Pagamento per il momento sospeso per tutti coloro per cui nei mesi scorsi è stata accertata una violazione della condizionalità, in attesa che l’INPS implementi la procedura per l’applicazione delle stesse. Ma chi è che di fatto rischia una sanzione?
La prima categoria è formata da coloro che non hanno risposto alla convocazione del Centro per l’Impiego per la firma del Patto di Lavoro. Nel dettaglio, la normativa prevede che alla prima assenza ingiustificata scatta la decurtazione di una mensilità del Reddito, mentre alla seconda assenza le mensilità decurtate sono due. Alla terza assenza, invece, il beneficio decade.
Ma le sanzioni possono anche riguardare violazioni successive alla firma del Patto di Lavoro.
Chi ha firmato questo “contratto” con il Centro per l’Impiego, infatti, deve rispettare una serie di obblighi come ad esempio partecipare ai seminari e ai laboratori realizzati dal Centro per l’Impiego. Ebbene, per chi non si presenta scatta la decurtazione di due mensilità, mentre il Reddito di Cittadinanza decade alla seconda assenza ingiustificata.
Scatta la decadenza del beneficio anche per coloro che non si presentano alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra politica attiva o di attivazione, si rifiutano di partecipare ai PUC (progetti utili alla collettività) qualora questi siano stati previsti dal Comune di residenza o anche rifiutano una delle tre offerte di lavoro congrue.
Questi vengono segnalati appunto dal Centro per l’Impiego con l’INPS che però fino ad oggi non ha mai dato seguito alle segnalazioni; queste però diventeranno concrete a partire dal rinnovo di settembre, con i pagamenti dei soggetti interessati che al momento risultano sospesi.
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