Reddito di cittadinanza decaduto per ISEE errato: cosa fare per riaverlo?

Teresa Maddonni

04/03/2020

Il reddito di cittadinanza è decaduto a causa di un errore nell’ISEE aggiornato a gennaio? Non avete ottenuto il pagamento di febbraio per questo motivo? Vediamo cosa fare per riavere il sussidio.

Reddito di cittadinanza decaduto per ISEE errato: cosa fare per riaverlo?

Reddito di cittadinanza: è decaduto a causa dell’ISEE sbagliato? Cosa fare? Come sappiamo molti beneficiari del reddito di cittadinanza hanno dovuto aggiornare l’ISEE entro il 31 gennaio per averlo a febbraio ed evitare la sospensione.

Alcuni, i ritardatari, hanno subito la sospensione del sussidio a febbraio, mese nel quale hanno dovuto comunque presentare la nuova DSU ai fini ISEE per avere lo sblocco del beneficio.

Per molti l’importo del reddito dè variato perché l’ISEE è aumentato o anche diminuito. Alcuni utenti, sulla pagina Facebook INPS per la Famiglia ufficiale dell’Istituto di previdenza hanno segnalato un ulteriore problema: l’ISEE aggiornato a gennaio è risultato errato e il reddito di cittadinanza è decaduto perché sono stati persi i requisiti, quindi il beneficiario non ha ricevuto la mensilità di febbraio (quella di gennaio dovrebbe essere stata pagata sulla base del vecchio ISEE come l’INPS aveva comunicato).

Vediamo cosa fare se il reddito di cittadinanza è decaduto a causa dell’ISEE errato.

Reddito di cittadinanza decaduto per ISEE errato: ecco cosa fare

Il reddito di cittadinanza è decaduto a causa dell’ISEE errato, vediamo allora cosa fare per riaverlo. L’errore può essere imputabile ai Caf, qualora ci si affidi a un centro di assistenza fiscale per presentare una nuova dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE oppure al beneficiario stesso che provvede da solo agli adempimenti in merito.

Per ottenere nuovamente il reddito di cittadinanza è necessario presentare una nuova domanda del RdC dopo aver rettificato l’ISEE e averne dichiarato uno nuovo e corretto. La procedura da adottare, come ha confermato lo stesso INPS per la Famiglia sulla sua pagina Facebook in risposta agli utenti è la seguente:

  • presentare un nuovo ISEE che l’INPS avrà modo di acquisire;
  • presentare una nuova domanda per il reddito di cittadinanza;
  • attendere una nuova card del reddito di cittadinanza e quindi la relativa ricarica.

Spesso i tempi di risposta dell’INPS risponde agli utenti sono molto lunghi anche per il carico di lavoro che in questi primi due mesi del 2020 i vari uffici hanno dovuto sostenere.

Presentato un nuovo ISEE come rettifica a quello errato si può ottenere nuovamente, sopo aver fatto domanda, il reddito di cittadinanza.

Alcuni utenti però si chiedono se con questo metodo, che è l’unico possibile, si possa non solo riottenere il reddito di cittadinanza, ma anche recuperare le mensilità perse. Vediamo se possibile.

Reddito di cittadinanza: recupero le mensilità perse?

Il beneficiario che ha il reddito di cittadinanza decaduto a causa dell’ISEE errato si chiederà se le mensilità perse verranno recuperate o meno.

Purtroppo questo non è possibile e il motivo sta nel fatto che il reddito di cittadinanza è decaduto e non sospeso.

La sospensione infatti, nel caso dei beneficiari che non hanno aggiornato a gennaio l’ISEE per tempo come dicevamo, determina un «congelamento» della mensilità che per molti verrà recuperata nel mese di marzo. La decadenza al contrario determina invece la perdita del reddito di cittadinanza.

Nel caso che abbiamo fin qui analizzato il beneficiario che presenta un ISEE errato può perdere i requisiti per continuare a ottenere il beneficio.

Prendiamo il caso di una persona che ha presentato l’ISEE a gennaio risultato errato, il reddito di cittadinanza è decaduto così a febbraio. Questa ha presentato un nuovo ISEE e in questi primi giorni di marzo fa una nuova domanda per il reddito di cittadinanza.

La prima mensilità del sussidio arriverà così ad aprile e intorno al 15 come avviene per i nuovi beneficiari.

Le mensilità di febbraio e marzo sono perse e pare non sia possibile recuperarle come INPS per la Famiglia conferma.

Per coloro invece che non hanno ottenuto il sussidio a febbraio perché sospeso il pagamento della rata del reddito di cittadinanza congelata, comunica l’INPS, arriverà tra il 13 e il 17 marzo.

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