Reddito di cittadinanza: possibile secondo maxi taglio in arrivo dall’INPS

Teresa Maddonni

13/08/2021

Il reddito di cittadinanza subisce ogni sei mesi un controllo sull’importo non speso. INPS potrebbe aver verificato il saldo sulla carta RdC a luglio con possibile taglio ad agosto.

Reddito di cittadinanza: possibile secondo maxi taglio in arrivo dall’INPS

Reddito di cittadinanza: in arrivo un altro maxi taglio dall’INPS e presumibilmente con la ricarica di agosto prevista entro il 27 del mese.

Molti beneficiari, come abbiamo ricordato, prendono il reddito di cittadinanza in anticipo nel mese di agosto, altri invece non lo riceveranno affatto.

C’è chi poi riceve la ricarica del reddito di cittadinanza alla fine del mese, secondo la data ordinaria, ma deve prestare attenzione all’importo non speso del sussidio.

INPS infatti prevede un taglio mensile e un controllo semestrale con relativa riduzione; quest’ultimo dovrebbe essere previsto proprio nel mese di agosto.

Reddito di cittadinanza: in arrivo il secondo maxi taglio dall’INPS

Dovrebbe essere previsto ad agosto per il reddito di cittadinanza il secondo maxi taglio dell’INPS con il controllo semestrale, laddove l’Istituto aveva annunciato il primo a gennaio con decurtazione nel mese di febbraio 2021.

Il controllo semestrale sull’importo non speso del reddito di cittadinanza l’Istituto dovrebbe quindi averlo operato a luglio con relativo taglio ad agosto tranne differenti comunicazioni che andrebbero quindi a confutare quanto affermato dall’INPS in precedenti messaggi.

Il taglio del reddito di cittadinanza, come anche quello maxi, è previsto dal decreto n.4/2019 convertito nella legge n.26/2019, reso operativo con il decreto del 2 marzo 2020 in Gazzetta Ufficiale dal 30 giugno successivo.

Il reddito di cittadinanza subisce mensilmente un taglio del 20% dell’importo residuo non speso e quello derivante dal controllo semestrale.

Reddito di cittadinanza: come funziona il secondo maxi taglio

Il taglio del reddito di cittadinanza nel mese di agosto dovrebbe derivare dal controllo semestrale operato dall’INPS.

In particolare nella verifica semestrale, che l’INPS come anticipato dovrebbe aver operato a luglio, l’Istituto confronta il valore del saldo nell’ultimo giorno di ciascun semestre con il valore dell’importo mensile massimo del reddito di cittadinanza spettante nel semestre. Ricordiamo che solo chi prende il reddito di cittadinanza da più di 6 mesi potrebbe essere soggetto al taglio dell’importo.

Il valore del saldo deve essere considerato al netto:

  • degli arretrati erogati nel corso del semestre di riferimento;
  • del valore del beneficio mensile effettivamente erogato nell’ultimo mese del semestre;
  • dell’eventuale importo da sottrarre dalla carta Rdc.

Sottolinea il decreto che ha reso operativa la misura:

“Nel caso in cui il valore del saldo, così come determinato, sia superiore al valore del beneficio mensile massimo percepito nel semestre, la differenza tra i due valori è integralmente sottratta dal beneficio erogato nel mese successivo ovvero, se non capiente, dalla disponibilità della carta fino a capienza.”

Anche in questo, come per il taglio mensile del reddito di cittadinanza, la decurtazione non opera se l’ammontare inferiore al 20% del beneficio minimo, pari a 8 euro, specifica l’INPS.

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