Referendum e sconfitta Renzi: le reazioni della stampa straniera

Antonio Atte

05/12/2016

La vittoria del No al referendum costituzionale 2016 e le dimissioni da premier di Matteo Renzi: ecco i commenti delle principali testate straniere.

Referendum e sconfitta Renzi: le reazioni della stampa straniera

Referendum e sconfitta Renzi: le reazioni della stampa straniera - Gran parte della stampa straniera mainstream non ha dubbi: la schiacciante affermazione del No al referendum costituzionale di ieri è stata una vittoria “populista” destinata a gettare il Paese nell’instabilità, in balìa di forze politiche anti-sistema.

A tenere banco sono soprattutto i timori legati a una possibile crisi bancaria e finanziaria, col rischio di un effetto domino in tutto il Vecchio Continente. Le reazioni più preoccupate arrivano dalla stampa americana. Per il Wall Street Journal il trionfo del No al referendum sul ddl Renzi-Boschi rappresenta “una vittoria populista nel cuore dell’Europa”. Secondo la testata USA

“Il voto di domenica in Italia sul referendum rinforza la spaccatura, sempre più ampia, tra il contesto economico necessario per sostenere la moneta comune europea e la crescente marea del populismo nel Continente”.

Referendum e sconfitta Renzi: il parere di Washington Post e NYT

Sulla stessa lunghezza d’onda il Washington Post, che parla di “spinta propulsiva per le crescenti forze populiste” nel Belpaese, a quasi un mese dalla vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane:

“L’assediato establishment politico europeo ha perso un altro round, domenica, nel tentativo di fermare il movimento anti-elite, con il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, che si è dimesso dopo che gli elettori hanno bocciato le sue riforme costituzionali”.

Simile la lettura che il New York Times dà della disfatta di Renzi. Il giornale della Grande Mela evidenzia il rischio di una crisi finanziaria in Italia, dove le banche - piene di crediti deteriorati e sull’orlo del collasso - potrebbero vedere i potenziali investitori dileguarsi perché terrorizzati dal ritorno dell’instabilità politica.

Una situazione che - secondo il quotidiano USA - potrebbe avere un impatto notevole sul resto della UE, già attanagliata nella morsa di movimenti anti-establishment.

Referendum e sconfitta Renzi: la stampa europea

Venendo alla stampa europea, il quotidiano spagnolo El Pais oggi titola:

Renzi si dimette dopo il suo chiaro fallimento al referendum italiano. Il no alla riforma costituzionale si avvicina al 60%. Il premier si assume tutta la responsabilità della sconfitta e lascia un Paese spaccato”.

Il britannico Financial Times spiega che “l’Italia si trova ad affrontare una nuova crisi dopo che gli elettori hanno respinto i piani di riforma (di Renzi, ndr) con un ampio margine”, ipotizzando una nuova stagione tecnocratica per il Paese.

“Troppo audace o troppo stupido” è il titolo del Frankfurter Allgemeine Zeitung, secondo il quale la sconfitta del Sì è una “tragedia” perché “la riforma sarebbe stata utile per l’Italia e per l’Europa”.

Per lo Zeit online si tratta di uno “spettacolare naufragio”: “Le dimissioni di Matteo Renzi - osserva la testata tedesca - sono coerenti. La sconfitta nel referendum costituzionale si applica a tutto il suo progetto politico”.

La versione online de Le Figaro, nel raccontare la sconfitta di Matteo Renzi, si lancia in un’analisi del vero vincitore di questo referendum, il Movimento 5 Stelle, definendolo “l’attuale laboratorio del populismo transalpino”.

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