Una nuova legge potrebbe permettere al Regno Unito di cacciare o impedire l’ingresso ai cittadini dell’Unione europea che hanno commesso dei reati, anche minori.
Il Regno Unito potrebbe introdurre una nuova legge con cui potrà cacciare dallo stato alcuni cittadini dell’Unione Europea. È quanto ha affermato Priti Patel, a capo del dicastero dell’Home Office, nota essere una sostenitrice della brexit ed una convinta euroscettica.
Nello specifico si sta cercando di far passare un provvedimento con cui potranno essere espulsi, o potrà essere interdetto l’accesso al Regno Unito, ai cittadini dell’Unione europea che hanno subito delle condanne penali, anche per reati minori.
Regno Unito caccia i cittadini dell’Unione europea
Per il momento e fino al 31 dicembre 2020, i cittadini dell’Unione europea possono essere espulsi dal Regno Unito solamente se rappresentano una minaccia per il paese, e non per eventuali condanne passate. L’obiettivo di Patel tuttavia sembra essere quello di riformare questa legge, attuando un giro di vite per i criminali dell’Unione, come ha affermato lei stessa:
“Per troppo tempo, le leggi dell’Unione europea hanno permesso di far entrare nel nostro Paese criminali stranieri, che abusano dei nostri valori e minacciano il nostro modo di vivere. Dal 1° gennaio 2021 finirà la libertà di movimento Ue per noi e il Regno Unito sarà un Paese molto più sicuro, grazie ai nostri controlli ai confini: i criminali europei saranno trattati come tutti quelli degli altri Paesi”.
Ci saranno alcune eccezioni: i cittadini europei su cui hanno gravato delle condanne superiori ad un anno di reclusione potranno essere cacciati immediatamente dal Regno Unito, così come gli potrà essere vietato l’ingresso a partire dal prossimo 1 gennaio. Per coloro la cui pena è stata inferiore all’anno di carcere, verrà valutato caso per caso, considerando anche eventuali legami familiari in Inghilterra.
La normativa ancora non è stata definita nel dettaglio e sono ancora presenti delle zone d’ombra, ad esempio non è ancora chiaro se la possibile espulsione riguarderà anche i criminali per cui non è stato previsto il carcere come pena o solo per le persone recidive in alcuni tipi di reato. Il provvedimento potrebbe essere esteso anche ai cittadini europei “non favorevole al bene comune riguardo al mantenimento dell’ordine pubblico o alla protezione dei diritti altrui”.
Il governo Johnson sembra tuttavia che non applicherà questa normativa per i reati passati dei cittadini Ue che hanno ottenuto il permesso di soggiorno di 5 anni, che tuttavia potrebbe essere revocato nel caso in cui il cittadino europeo commetta un reato dal 1 gennaio che comporta una condanna di almeno un anno di prigione.
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