Dopo il ritiro della proposta di FCA, il presidente di Renault ha difeso l’alleanza con Nissan e Mitsubishi.
“Fiero e orgoglioso«. Così il presidente di di Groupe Renault, Jean-Dominique Senard, si è definito in apertura dell’assemblea annuale degli azionisti.»Di fronte al rapido emergere di una nuova mobilità, a una concorrenza esasperata e alle sfide ambientali, ci stiamo impegnando al massimo per garantire il successo a lungo termine del gruppo”.
Renault: Senard, con alleati siamo su stessa barca
Per quanto riguarda l’alleanza con Nissan e Mitsubishi, ha detto Senard nel corso dell’assemblea convocata per l’approvazione dei conti 2018 e del dividendo, “gli incontri che si sono tenuti a Tokyo hanno confermato che l’Alleanza è sulla stessa barca”.
Stando alle indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, a seguito del ritiro dell’offerta di fusione da parte di FCA, Senard avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di dimettersi. A convincerlo a restare sarebbero stati i messaggi di supporto dal Consiglio di amministrazione di Renault e quelli arrivati dal governo francese.
Renault: Senard, Alleanza è motore di sviluppo
Senard, che è anche presidente del Consiglio dell’alleanza (che ha da poco spento le 20 candeline), ha detto che la collaborazione “deve restare motore dello sviluppo”.
"Grandi progetti sono stati compiuti dall’alleanza e molti progetti ci attendono”. Tra questi, il manager ha citato le sfide tecnologiche, come l’elettrico e la guida autonoma.
Renault: Bollorè, alleanza ha dato frutti
In linea la view di Thierry Bollorè, Chief executive di Groupe Renault: “l’alleanza ha dato i suoi frutti”. “Abbiamo obiettivi a medio termine precisi” e “aumenteremo le economie di scala".
“Il 2018 è stato un anno difficile e lo sarà anche il 2019, il gruppo è solido e pronto ad affrontare le sfide che ci attendono”.
A livello di guidance, per il 2019 Bollorè stima risultati in linea con quelli 2018. «Nel 2019 siamo convinti di restare in linea con il 2018», ha detto il manager.
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