Incontro sospetto tra Matteo Renzi e Marco Mancini (ex agente segreto e Alto dirigente del DIS) in un Autogrill: il racconto di Report (Rai 3). Il leader di Italia Viva smentisce ogni accusa: “Era solo uno scambio di biscotti”.
Il 23 dicembre 2020 Matteo Renzi, leader del partito Italia Viva, ha incontrato nel parcheggio dell’Autogrill di Fiano Romano Marco Mancini, ex agente segreto e Alto dirigente del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS).
Questa sera (lunedì 3 maggio), su Rai 3, Report ha mostrato il reportage sull’incontro tra Renzi e Mancini, fornendo una visione ampia e dettagliata di una versione dei fatti che espone Matteo Renzi ad una serie di polemiche.
Matteo Renzi risponde in maniera vaga, spiega che l’incontro con Mancini era dedicato a uno scambio amichevole di Babbi (wafer viennesi) dei quali il leader di Italia Viva dice di essere un grande fan.
Matteo Renzi e Marco Mancini: incontro sospetto all’Autogrill
Matteo Renzi doveva incontrare Marco Mancini nel suo ufficio: lo dice il leader di Italia Viva al giornalista di Report.
“Per quale motivo - gli domanda il giornalista - deve incontrare un Alto dirigente dei Servizi Segreti nel suo ufficio?”. Renzi risponde che Mancini è solito portargli dei biscotti viennesi di cui è ghiotto: i Babbi, una sorta di wafer con crema.
L’incontro però non è avvenuto nell’ufficio di Renzi, ma in un luogo appartato e fuori mano.
In realtà dovevo incontrare il dottor Mancini qui [...] me ne ero dimenticato. Quando lui mi manda un messaggino: ’guardi dottore sono già in macchina verso Firenze’ (gli risponde). Lui mi raggiunge all’Autogrill.
Questo il motivo dell’incontro all’Autogrill di Fiano Romano e la testimone conferma che alla fine dell’incontro tra i due l’auto di Renzi si sia recata in direzione Firenze.
Renzi aggiunge all’ultimo un suo sospetto: “Non è strano che ci fosse proprio in quel luogo qualcuno a riprendere?”. Domanda con una certa retorica al giornalista. “Stavano seguendo me o Marco Mancini?”, aggiunge subito dopo.
Le dichiarazioni della testimone sull’incontro Renzi-Mancini
A questo punto la parola passa alla testimone, che deve risponde al perché si trovasse in quella piazzola dell’Autogrill. La testimone spiega di essersi fermata per aiutare il padre che si era sentito poco bene nel tragitto in macchina. La donna ha avuto la prontezza di registrare un incontro che sul momento le era sembrato sospetto.
Ha affermato che Mancini aveva l’aspetto di “un uomo losco” e quando, per puro caso, ha riconosciuto Matteo Renzi - un volto noto rispetto a Mancini - le è sembrato strano e ha voluto immortalare il tutto.
All’arrivo i due uomini si sono scambiati una pacca sulla spalla e hanno parlato a lungo. Lo scambio amichevole di wafer è andato avanti per “circa quaranta minuti” e alla fine Mancini ha salutato il leader di Italia Viva ricordandogli che è “sua disposizione per qualsiasi cosa”.
Matteo Renzi: esistono altri motivi per l’incontro con Marco Mancini?
Quello che lascia maggiormente in dubbio di tutto il reportage del programma televisivo di Rai 3 è proprio l’atteggiamento di Matteo Renzi. Lasciato a casa il carisma, Renzi risponde alle domande con un’incertezza che non è data da silenzi, ma da una valanga di parole senza paura.
Ma se ci sono altri motivi sul perché si sia incontrato con Marco Mancini non ci è dato saperlo.
Sigfrido Ranucci, presentatore di Report, chiude la sezione dedicata a Renzi-Mancini domandosi quale fosse lo scopo di quell’incontro. Se per Renzi è lecito non rispondere, è altrettanto lecito porsi delle domande.
Il motivo potrebbe essere la sicurezza nazionale o la questione medio orientale, dove Marco Mancini e Matteo Renzi hanno molti amici? Oppure l’ex agente segreto si era proposto in vista delle future nomine del Governo per salire di grado?
Quello che sappiamo è che, anche agli occhi degli altri agenti segreti intervistati per l’inchiesta, questo tipo di incontro è apparso “sospetto”.
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