Politica monetaria invariata alla riunione della Reserve Bank of India, l’ultima con Raghuram Rajan come presidente. Pesa l’alta inflazione, incertezza sul successore.
Nell’ultima riunione con Raghuram Rajan come presidente, la Reserve Bank of India (RBI) ha lasciato la politica monetaria invariata, come previsto dagli analisti.
La RBI ha lasciato il suo tasso repo (a cui la banca centrale presta denaro alle banche commerciali) a 6.5% e il tasso reverse repo (al quale la banca centrale prende in prestito denaro dalle banche commerciali all’interno del paese) al 6%, aggiungendo che la politica monetaria rimarrà accomodante “in attesa di spazio” per l’introduzione di novità.
Il mercato azionario indiano e la rupia sono scesi leggermente a seguito della decisione.
Lo “spazio” al quale la Banca centrale indiana fa riferimento, secondo molti, riguarda l’inflazione.
India, tassi invariati: il problema dell’inflazione troppo alta
La persistenza dei prezzi alimentari molto alti negli ultimi mesi ha portato la maggior parte degli analisti a ritenere che la banca centrale avrebbe deciso di rimanere in attesa per la seconda riunione consecutiva; l’incontro di giugno ha visto Rajan lasciare i tassi invariati a seguito di un taglio di 25 punti base introdotto nel mese di aprile. Dal gennaio 2015, la banca centrale indiana ha abbassato il suo tasso di interesse di riferimento di 150 punti base.
L’inflazione dei prezzi al consumo annuale di giugno - l’ultimo dato disponibile - è salita al 5,77 per cento, contro il 5,76 per cento di maggio e il 5,39 per cento di aprile, l’aumento più veloce da agosto 2014.
Questo non fa ben sperare l’amministrazione del primo ministro Modi, che la settimana scorsa ha fissato formalmente il target di inflazione al 4 per cento per i prossimi cinque anni, più o meno in linea con l’obiettivo di Rajan per un’inflazione al 5% entro marzo 2017.
Ma nella riunione di martedì la RBI ha parlato di “rischi al rialzo” che minacciano il target di inflazione al 5%.
Per il momento, la banca centrale sembra abbastanza tranquilla circa l’aumento dei prezzi del cibo, spiegando che i monsoni ne sono la ragione principale. Nella settimana che si è conclusa il 3 agosto le piogge monsoniche sono state il 6 per cento al di sopra la media, secondo l’ufficio meteorologico, il che la produzione agricola.
Tuttavia, la banca centrale ha avvertito che l’inflazione di base, che esclude cibo e carburante, rischia di essere preda di forte volatilità.
Dato che la decisione di politica monetaria era stata ben anticipata dal mercato, molti economisti preferiscono mettere in focus le parole del governatore Rajan e sui chi sarà il suo successore.
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