Rialzo dei tassi Fed a settembre? Niente paura

Riccardo Sassola

6 Settembre 2015 - 14:39

Approfondimento sul possibile rialzo dei tassi americani da parte della Federal Reserve, con considerazioni sugli aspetti positivi che ne scaturiscono.

Rialzo dei tassi Fed a settembre? Niente paura

Un altro argomento caldo di questo periodo, oltre al già noto argomento Cina, è la telenovela - perché proprio di telenovela si tratta - sul tanto annunciato rialzo dei tassi della Fed.

La Banca centrale americana ha più volte dichiarato di essere pronta a fare questo passo, ma poi ancora questo passo non c’è stato.

Oramai stiamo tutti attendendo e cercando di capire, interpretando i dati macro, se nella riunione di settembre sarà la volta buona o no.

Possiamo però ritenere che questa decisione ormai sia da considerare come una semplice formalità, poiché nei prezzi delle obbligazioni il rialzo è già stato inglobato, anche se non è avvenuto.

D’altronde, negli ultimi anni le banche centrali hanno spesso utilizzato il sistema della politica degli annunci per dare un segnale ai mercati, evitando il crearsi di situazioni di volatilità sulla notizia.

In alcuni operatori, in alcuni organi di stampa, questa mossa viene vista con un po’ di terrore, ma se analizziamo attentamente la situazione ci possiamo rendere conto che invece dovrebbe essere accolta come un ritorno alla normalità, come la fine della crisi partita nel lontano 2007.

Anche quando si parlava di ridurre il QE, inizialmente ci fu un po’ di terrore sui mercati, ma poi fu assorbito senza particolari problemi, tanto è vero che il mercato USA è continuato a salire.

Oggi ci troviamo di fronte praticamente alla stessa situazione; una fase di incertezza sul cosa può succedere ma che, se analizzata, dovrebbe essere accolta con favore positivo.

Analizzando i dati macroeconomici possiamo notare che l’America continua a crescere, il PIL continua a dare segnali incoraggianti e i mercati (fino al mese di agosto) si trovavano sui massimi degli ultimi anni.

Quindi perché non ricominciare con un piccolo ma simbolico rialzo dei tassi?

Molti operatori, seppur erroneamente, ritengono che rialzare i tassi con l’incertezza che proviene dalla Cina sia un errore, ma se noi guardiamo l’esposizione delle aziende americane verso quel mercato possiamo notare che è quasi irrilevante.

Magari è più logico avere qualche perplessità dovuta ai dati macro che ancora escono contrastanti.

Infatti, possiamo notare che sebbene il PIL sia visto in rialzo dal 2.3% precedente al 3.7% di fine mese o gli ordini dei beni durevoli siano stati superiori alle attese (ma meno del mese precedente), altri dati invece continuano a stentare, come ad esempio il PPI, la fiducia dell’Università del Michigan o i dati provenienti dal settore immobiliare.

Ritengo quindi che il rialzo dei tassi sia da considerare un’evento più propedeutico al mercato che contrario, dato che sarebbe solo l’ennesima conferma di un mercato in salute che crescerà nel futuro.

Questo articolo è pubblicato a titolo puramente informativo e non intende fornire nessun consiglio d’investimento. Leggi il disclaimer completo.

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