Tra la prima dose con Astrazeneca e la seconda con Pfizer quanto tempo dovrà passare? Facciamo chiarezza.
La decisione del Ministro Speranza di far somministrare il vaccino Astrazeneca solamente agli Over 60 cambia la campagna di vaccinazione: la novità, infatti, si applica non solo per la prima dose ma anche per il richiamo.
Chi è stato già vaccinato con la prima dose di Astrazeneca, infatti, avrà la seconda dose di Pfizer, un mix che gli esperti assicurano essere efficace e sicuro. Una decisione che sta generando molta confusione tra i vaccinati con Vaxzevria, il vaccino di Astrazeneca, con meno di 60 anni, i quali - ad esempio - sono curiosi di sapere se in questo modo cambiano anche le tempistiche per il richiamo.
Sia il vaccino Pfizer che l’Astrazeneca richiedono infatti una doppia somministrazione, ma le tempistiche dei richiami sono differenti. Per Astrazeneca, infatti, si parla di circa 12 settimane tra una dose e l’altra, mentre per Pfizer il richiamo è raccomandato dopo 42 giorni.
Adesso che per la seconda dose verrà somministrato il Pfizer e non l’Astrazeneca, a quale arco temporale bisogna fare riferimento? Proviamo a fare chiarezza.
Richiamo con Pfizer dopo Astrazeneca: dopo quanto?
Se hai meno di 60 anni e hai ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca avrai sicuramente già fissato l’appuntamento per il richiamo. Ebbene, è in quello stesso giorno che dovrai presentarti per la somministrazione della seconda dose con Pfizer, un mix di vaccini che secondo gli esperti è sicuro.
Non ci saranno variazioni rispetto a quanto già programmato. Si guarderà, infatti, alle tempistiche del vaccino Astrazeneca (somministrato nella prima occasione) e non al Pfizer. I tempi per il richiamo, quindi, sono più lunghi e ciò giocherà in favore delle Regioni che avranno più tempo a disposizione per reperire tutte le dosi necessarie per effettuare i richiami.
Dunque, tra la prima somministrazione con Astrazeneca e la seconda con Pfizer passeranno circa 12 settimane.
Richiamo con Pfizer dopo Astrazeneca: seconda somministrazione in ritardo causa mancanza delle dosi?
Semmai il problema potrebbe riguardare la mancanza di sufficienti dosi per il richiamo con Pfizer. La novità decisa dal Ministero della Salute, infatti, interessa circa 900 mila Under 60 vaccinati con la prima dose di Astrazeneca; ciò significa che i programmi delle Regioni dovranno essere rivisti.
A tal proposito, il generale Figliuolo assicura che non dovrebbero esserci problemi riguardanti la mancanza di dosi di Pfizer per procedere a tutti i richiami entro le prossime 12 settimane: sicuramente questa novità comporterà dei rallentamenti al piano vaccini, ma non ci sarà alcun impatto per chi aspetta di ricevere il richiamo con Pfizer dopo Astrazeneca.
Le dosi ci sono e non bisognerà riprogrammare gli appuntamenti per il richiamo visto che - spiega Figliuolo - era stato lasciato un certo margine di disponibilità di vaccino Pfizer. Un margine che inevitabilmente adesso si assottiglia, ma sufficiente per far sì che la seconda somministrazione avvenga come da programma.
Semmai, potrebbe essere necessario riprogrammare alcuni dei primi appuntamenti con Pfizer (come pure per chi, con meno di 60 anni, si era prenotato con Astrazeneca), i quali potrebbero slittare di qualche giorno visto che in ogni caso chi aspetta il richiamo avrà la precedenza.
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