Il 19 febbraio è iniziato il tavolo di confronto sul rinnovo dei contratti degli statali. Possibile nuovo aumento degli stipendi? Ecco le novità.
Sono positivi gli spiragli che sembrano aprirsi dopo la prima seduta del Memorandum sul Pubblico impiego, il tavolo di confronto tra Governo e sindacati sul rinnovo del contratto degli statali, che si è aperto ufficialmente lo scorso 19 febbraio.
Al tavolo erano presenti i rappresentanti delle organizzazioni di categoria più rappresentative dei lavoratori e per l’esecutivo il ministro della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone e i due sottosegretari del Mef Laura Castelli e Pier Paolo Baretta, rispettivamente M5S e Pd.
Il punto principale del confronto, alla luce anche degli argomenti emersi durante il dibattito, resta l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici.
La situazione
La notizia dell’aumento degli stipendi degli statali era circolata già qualche giorno prima del tavolo di confronto tra Governo e sindacati.
La proposta avanzata dal Ministro Dadone è la stessa che era trapelata già alla fine dell’anno, ossia quella di un aumento di 96 euro lordi al mese sugli stipendi dei dipendenti pubblici possibile grazie allo sblocco di circa 3,4 miliardi di euro da utilizzare per i rinnovi contrattuali.
L’offerta, tuttavia, non ha trovato il consenso delle tre sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil che, anche durante il confronto con l’esecutivo, hanno ribadito quella che è la loro richiesta: 120 euro lordi di aumento per apporre la loro firma sul rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici. Solo un aumento di questa portata, secondo i sindacati, potrebbe infatti permettere ai lavoratori pubblici di recuperare il potere d’acquisto perso in dieci anni di blocco contrattuale.
Spiragli dal Governo: possibile aumento di 120 euro per i dipendenti pubblici?
Sebbene le parti siano arrivate al tavolo di confronto mantenendo due posizioni contrastanti sull’argomento, durante l’incontro sembrerebbero essersi aperti degli spiragli per la ricerca di una soluzione di compromesso.
Da parte del Governo, infatti, è stata fatta un’apertura sulla possibilità di raggiungere la cifra di 120 euro, tenendo conto del taglio al cuneo fiscale (che dovrebbe valere circa 60 euro netti) già stabilito in Legge di bilancio.
Inoltre il Ministro durante l’incontro ha ribadito la possibilità che nel prossimo Def ci possa essere una riflessione del governo sulle risorse disponibili per rinnovare i contratti degli statali.
La posizione dei sindacati, a riguardo, rimane prudente. Le tre sigle sindacali hanno infatti emanato un comunicato ufficiale nel quale hanno precisato che:
"Valutiamo infatti con grande attenzione il percorso preannunciato oggi di confronto ma siamo ben consapevoli che questo non è e non può essere la stagione degli auspici, bensì quella dei risultati”.
La palla passa quindi al Governo: cruciale sarà la possibilità di trovare risorse aggiuntive nel quadro del prossimo Documento di Economia e Finanza.
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