Il riordino carriere delle Forze Armate e di Polizia si avvicina alla fine, entro maggio ne vedremo i risultati, ma cosa cambierà davvero? Ecco tutte le informazioni.
Il riordino delle carriere 2017 sarà approvato entro maggio. Cosa cambierà davvero tra le fila della Polizia e delle Forze Armate è scritto negli schemi e nelle proposte dei sindacati: i gradi avranno una nuova forma e nuova responsabilità dirigenziale.
La Polizia di Stato nelle voci dei suoi sindacati più attivi ha avuto a che ridire sugli schemi e prospetti presentati dal Ministero alle Forze Armate: i problemi sembrano non esaurirsi, il Bonus di 80 euro e la rivalutazione degli stipendi fanno da testimoni.
Il riordino carriere, però, si avvicina alla luce con un punto positivo, come indicato dal Sappe (Sindacato autonomo Polizia di Stato): i gradi della Polizia di Stato e di tutte le Forze Armate saranno equiparati, assieme alle procedure di addestramento ed i passaggi di carriera. Vediamo cosa cambierà davvero con il riordino delle carriere 2017.
Riordino carriere Forze di Polizia: ecco cosa cambierà davvero
Il riordino carriere delle Forze di Polizia 2017 e di tutte le Forze Armate giungerà a compimento a maggio: cosa cambierà davvero tra le fila dei militari riguarderà la comune progressione dei gradi, le procedure di addestramento e di assunzione.
La Polizia di Stato, così come la Penitenziaria, sarà tra i corpi delle Forze Armate a subire una revisione strutturale: se l’obiettivo del riordino delle carriere sarà quello della equiparazione dei gradi, allora occorrerà rivedere punto per punto ogni ruolo, considerando i passi avanti.
Cosa cambierà per l’accesso ai gradi è evidente già nel passaggio ad Assistente Capo, che necessiterà di 1 anno in meno per l’avanzamento e conferirà il ruolo di Coordinatore a chi resterà nel ruolo per 8 anni. Il riordino carriere, in questo caso, dispenserà gli assistenti dal superamento di un concorso interno.
Riordino carriere Forze di Polizia 2017: Sovrintendenti e Ispettori
Il riordino carriere riguarderà anche i gradi superiori: Sovrintendenti e Ispettori delle nuove Forze Armate avanzeranno nelle carriere senza superare concorsi, attraverso procedure più semplici.
Per il ruolo di Sovrintendente prevederà il passaggio ai gradi tramite anzianità, riducendo di 2 anni i requisiti attuali per il ruolo ordinario e per la qualifica di Sovrintendente Capo. Anche in questo caso, basteranno 8 anni di permanenza nei gradi per la nomina a Coordinatore.
Il riordino carriere per gli Ispettori, invece, rientrerà nelle carriere a sviluppo direttivo: il ruolo di Ispettore Superiore si raggiungerà tramite scrutinio assoluto e con 9 anni di permanenza nel ruolo, il passaggio a Sostituto Commissario avverrà tramite scrutinio comparativo con almeno 8 anni nei gradi precedenti.
Alcuni sindacati non guardano di buon occhio questa novità del riordino carriere: l’eliminazione delle procedure concorsuali, in favore di passaggi per merito non meglio specificati, lascia spazio a troppi dubbi secondo i delegati delle Forze Armate. Tuttavia, occorrerà attendere il lavoro delle Camere prima di tirare le somme.
Riordino carriere Forze di Polizia: Funzionari di Pubblica Sicurezza
Il riordino carriere per la Forze di Polizia conterrà molte novità anche per il passaggio a Funzionario di Pubblica Sicurezza: si passerà ad una qualifica dirigenziale e ciò sarà valido anche per la Polizia Penitenziaria, che assumerà le stesse denominazioni dei colleghi.
Con il riordino, infatti, sono previsti passaggi di grado da Vice Commissario a Commissario Capo, trasformando i gradi in ruolo ad esaurimento; con accesso tramite concorso interno per titoli ed esami per soli 50 Ispettori Capo, in possesso di Diploma di scuola superiore.
Il riordino carriere porterà anche altri benefici agli agenti di Polizia, poiché chi terminerà il percorso formativo di Vice Ispettore godrà dell’equipollenza alla Laurea Triennale, così da poter accedere al percorso per Funzionario di Pubblica Sicurezza.
Il riordino carriere per le Forze Armate 2017 conterrà molti passi avanti, in sintesi. L’equiparazione renderà comuni, più trasparenti e sicuramente più semplici i passaggi di grado. Ora occorrerà attendere il lavoro del Parlamento sui testi presentati, sperando che la fiducia del Sappe sia ben riposta.
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