Giancarlo Marcotti durante la puntata di Mondo & Finanza ha spiegato come, più che di un prelievo diretto sul conto corrente, i risparmi degli italiani sarebbero a rischio di un aumento della tassa sugli investimenti.
Il coronavirus oltre ad aver provocato una emergenza sanitaria planetaria senza precedenti sta portando, come a effetto domino, il mondo intero verso una crisi economica che si annuncia essere senza precedenti.
Non è un caso che durante la puntata del 29 maggio di Mondo & Finanza, il format di MoneyTV in onda sul canale YouTube di Money.it, uno spettatore abbia chiesto in diretta a Giancarlo Marcotti se il risparmio degli italiani può essere a rischio.
“Assolutamente sì” è stata la risposta d’acchito dell’esperto, con l’argomento che è “molto delicato” anche se il prelevare direttamente i soldi dai conti correnti degli italiani è “l’ultima cosa che può fare un governo”.
Torna in mente quello che successe nel 1992 “quando il governo Amato prese il 6x1000, che comunque era una cifra molto bassa”, con la misura che però faceva parte di una “Finanziaria da 92.000 miliardi di lire”.
“Se dovessero venire a prendere i soldi sul conto corrente - ha spiegato Marcotti rispondendo alla domanda posta dello spettatore - uno si sentirebbe depredato e questo scatenerebbe la rabbia degli italiani”.
Questo però non vorrebbe dire che i risparmi siano al sicuro visto che “però ti possono mettere una tassa sui risparmi o sui depositi che uno ha, questa tassa che esiste già ed è del 2x1000 la possono portare al 2% o fino anche al 20%, diventando una iper-patrimoniale”.
“C’è la possibilità che i risparmi degli italiani siano a rischio - ha poi concluso Giancarlo Marcotti - all’epoca Amato aveva chiesto il 6x1000 dei saldi dei conti corrente, che non riguardavano gli investimenti, adesso invece noi paghiamo il 2x1000 che è meno ma lo paghiamo non sul saldo del conto corrente, ma lo paghiamo su tutti gli investimenti che abbiamo, con questa tassa che potrà essere aumentata”.
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