Prescrizioni, silenzi e responsabilità mancate: migliaia di risparmiatori traditi dai crac bancari vedono svanire giustizia e memoria, mentre il sistema resta impunito e immutato.
Il tempo è galantuomo, si dice.
Ma a volte è solo un complice silenzioso. In questi giorni si sta consumando l’ultima beffa per migliaia di risparmiatori traditi dai crac bancari che si sono manifestati dal 2014: le prescrizioni cominciano a scattare, una dopo l’altra, archiviando non solo i reati, ma anche le speranze.
Spariscono così, nella polvere degli archivi giudiziari, le responsabilità per il disastro delle quattro banche liquidate (Banca Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cariferrara), per i fallimenti delle popolari venete (Banca Veneto e Popolare di Vicenza), per la lunga scia di perdite e sofferenze legata alla Banca Popolare di Bari e al Monte dei Paschi di Siena. Una ventina di miliardi di euro di risparmi bruciati, oltre 300mila famiglie coinvolte, e nessun colpevole effettivo. [...]
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