Vincenzo Imperatore

Vincenzo Imperatore

Nato a Napoli il 24 Febbraio 1963, laureato con il massimo dei voti in Economia e Commercio, master in Business Administration, per 22 anni ha vissuto come manager di Credito Italiano e Unicredit. Nel 2012 ha scelto la strada della libera professione ed ha fondato Imperatore Consulting, brand di consulenza aziendale specializzata nei processi di avviamento e riorganizzazione delle piccole imprese. Consulente di management certificato CMC, con vasta esperienza manageriale in tutti gli aspetti di organizzazione e gestione del personale, marketing, formazione, controllo di gestione, direzione finanziaria e change management. Esperienza diretta di mercati finanziari, capitale di rischio e crisi di impresa. Saggista, autore di «Io so e ho le prove» (2014), ripubblicato in una versione aggiornata (“Io so e ho le prove – 10 anni dopo”) nell’ottobre 2024 per il decennale, «Io vi accuso» (2015), “Sacco Bancario” (2017) e «Salviamoci!” (2021) editi da Chiarelettere, di “Juve Napoli, romanzo popolare” (2018) scritto con Darwin Pastorin, edizione Aliberti , di «Soldi Gratis» (2019), edizione Sperling&Kupfer, di “Le grand scandale bancaire” (2020) edizione Editions Herodios, di»A scuola da De Laurentiis" (2023) edizioni Ultra. Giornalista pubblicista, collabora con quotidiani e riviste specializzate. È autore di un blog su Il Fatto Quotidiano.

Gli articoli di Vincenzo Imperatore su Money.it

Banche e IA, chi sentirà la mancanza dei bancari?

Vincenzo Imperatore

5 Febbraio 2025 - 09:10

Banche e IA, chi sentirà la mancanza dei bancari?
Un’indagine di Bloomberg Intelligence stima che l’IA causerà la perdita di 200.000 posti di lavoro nel settore bancario nei prossimi tre-cinque anni.

Credito su pegno: opportunità o trappola invisibile?

Vincenzo Imperatore

11 Dicembre 2024 - 08:28

Credito su pegno: opportunità o trappola invisibile?
Il credito su pegno rappresenta un’ancora di salvezza per molti, ma a un prezzo che spesso è troppo alto da pagare. Ripensare questo sistema è fondamentale per trasformarlo in un aiuto reale.

Perché alle banche non piacciono i conti deposito?

Vincenzo Imperatore

17 Luglio 2024 - 07:03

Perché alle banche non piacciono i conti deposito?
È uno strumento che ha durata breve, basso rischio e non è soggetto a fluttuazioni di prezzo di mercato. Non come gli investimenti sempre più complessi che confondono il cliente e nascondono i costi.