Perché le banche non parlano della guerra dei dazi?

Vincenzo Imperatore

19 Marzo 2025 - 09:00

il settore bancario sembra più preoccupato di gestire il breve termine che di affrontare con trasparenza i problemi strutturali che ne minano la sostenibilità futura.

Perché le banche non parlano della guerra dei dazi?

Quando si parla di guerra dei dazi, l’attenzione si concentra sulle industrie manifatturiere, sull’export e sulle dinamiche geopolitiche tra le grandi potenze economiche.

Si analizzano gli effetti sulle aziende italiane più esposte ai mercati internazionali, sugli agricoltori che rischiano di perdere accesso a sbocchi commerciali strategici e sulle ripercussioni sul PIL nazionale. Ma c’è un settore che, come sempre, osserva con apparente distacco e parla poco di queste dinamiche: quello bancario.

Eppure, le banche italiane non sono affatto immuni dagli effetti di una guerra commerciale su larga scala. Al contrario, il loro modello di business e la loro redditività potrebbero subire impatti significativi, anche se in maniera meno immediata rispetto alle aziende manifatturiere. Il problema è che questa esposizione viene raramente evidenziata dagli istituti di credito, che sembrano più interessati a difendere margini e dividendi piuttosto che a spiegare ai propri clienti e ai mercati come un simile scenario possa incidere sulla loro stabilità finanziaria. [...]

Money

Questo articolo è riservato agli abbonati

Abbonati ora oppure Prova senza abbonamento

Accedi ai contenuti riservati

Navighi con pubblicità ridotta

Ottieni sconti su prodotti e servizi

Disdici quando vuoi

Sei già iscritto? Clicca qui

​ ​

Argomenti

# Banche
# Dazi

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.