L’annuncio di UniCredit, che riceve il via libera dell’Antitrust europeo a salire in Commerzbank. Ma occhio alla reazione del governo di Berlino.
Dopo il sì della BCE, UniCredit ha incassato anche il via libera dell’Antitrust tedesco a salire fino al 29,9% del capitale di Commerzbank, seconda banca tedesca su cui Piazza Gae Aulenti ha fatto il grande blitz nel settembre del 2024, scatenando subito l’ira di Berlino.
L’ok è stato annunciato dalla stessa banca italiana guidata dal CEO Andrea Orcel, impegnata anche sull’altro fronte M&A, in Italia, con l’OPS lanciata su Banco BPM.
L’annuncio di UniCredit sul sì dell’Antitrust tedesco a salire al 29,9% di Commerzbank
Così si legge nel comunicato di UniCredit:
“UniCredit ha ricevuto dall’Autorità federale tedesca per la concorrenza (Bundeskartellamt) l’autorizzazione antitrust ad aumentare la propria partecipazione diretta in Commerzbank sino al 29,99% del capitale sociale e dei diritti di voto correlati a tale partecipazione”.
La banca italiana ha precisato che, “come precedentemente comunicato, UniCredit rimane concentrata sull’esecuzione della seconda fase del proprio piano strategico UniCredit Unlocked ”, e che “Commerzbank rimane un investimento, con protezione da eventuali ribassi”.
UniCredit ha puntualizzato infine di essersi “assicurata l’opzionalità di poter eseguire l’operazione solo se rispetterà i suoi rigorosi parametri finanziari e se migliorerà il suo stimolante piano di base ”.
Oggi le azioni UniCredit mettono a segno un solido rialzo, sulla scia della rimonta che vede protagonisti il Ftse Mib di Piazza Affari e l’azionario globale, grazie ai buy che sono di nuovo tornati a Wall Street, nella prima sessione della settimana di contrattazioni.
Gli ostacoli al dossier tedesco di UniCredit, tuttavia, non mancano, con un messaggio molto chiaro che è arrivato dal governo di Berlino che, da un lato, ha detto di avere “preso atto di quanto dichiarato dall’Antitrust” e che, dall’altro, ha ribadito come la sua posizione non sia cambiata.
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A prendere la parola è stato un portavoce del ministero dell’economia tedesco.
Si tratta, tuttora, del governo di Berlino uscente, ovvero di quello di Olaf Scholz, a cui seguirà quello guidato dal neo cancelliere Friedrich Merz.
“ Le operazioni di takeover ostili nel settore bancario non sono appropriate , soprattutto quando arrivano da banche sistematicamente importanti”, ha sottolineato il portavoce, stando a quanto riportato da Reuters.
Ed è difficile che le cose cambino con il governo di Merz: tutt’altro, se si considera l’opposizione che lo stesso neo cancelliere tedesco ha confermato più volte, rimarcando l’indipendenza di Commerzbank.
Merz ha descritto di fatto la scalata di UniCredit nel capitale del gruppo “estremamente ostile”.
Ancora prima, nel settembre del 2024, quando Piazza Gae Aulenti fece il grande annuncio del suo ingresso nella seconda banca teutonica - tra l’altro dalla porta principale, grazie all’offerta di azioni CBK messe in vendita dal Tesoro tedesco - Merz definì la mossa “ un segnale davvero devastante per la stabilità della Germania intesa come centro industriale ”, aggiungendo che “mettere una banca del genere nelle mani di UniCredit avrà un impatto significativo sulle PMI tedesche e avrà un impatto significativo anche sul finanziamento, nel complesso, delle esportazioni della Germania .”
L’opposizione della Germania alla mossa di Orcel non provoca grande stupore, se si ricordando anche le dichiarazioni particolarmente aggressive che sono arrivate contro UniCredit dalla Germania, e a quel rifiuto della CEO Bettina Orlopp, stando a quanto era emerso da alcuni rumor, a incontrare lo stesso Ronaldo dei banchieri.
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Dal canto suo, più volte Andrea Orcel ha ribadito come non ci sarebbe alcun trauma per UniCredit nel caso in cui le grandi operazioni lanciate in Germania e in Italia non andassero a buon fine, coerentemente con il suo pensiero di fondo, secondo cui eventuali operazioni di M&A devono confermarsi un acceleratore di crescita, e non un must da perseguire a tutti i costi. Una dichiarazione che ha confermato la sua strategia è stata rilasciata a tal proposito riguardo al dossier Banco BPM.
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