Con il ritorno all’ora legale avremo un’ora in più di luce che ci permetterà di risparmiare in bolletta. Ecco di quanto.
L’ultimo fine settimana di marzo è quello impostato per il passaggio dall’ora solare a quella legale e anche quest’anno non sarà da meno. Nella notte tra il 25 e il 26 marzo le lancette andranno messe un’ora in avanti, precisamente dalle 2 si dovrà spostare l’orologio alle 3. Questo significherà dormire un’ora in meno ma guadagnare un’ora in più di luce con i conseguenti risparmi anche in bolletta ma non solo.
Come ogni anno ogni volta che arriva marzo e si passa all’ora legale ecco che si riaccende il dibattito tra chi è a favore del cambio e chi invece ritiene che l’ora legale debba restare tutto l’anno e non debba più esserci l’alternanza con quella solare. La Società italiana di medicina ambientale (Sima) assieme a Consumerismo No Profit ha lanciato addirittura una petizione online per mantenere l’ora legale tutto l’anno. Questo perché i benefici sarebbero parecchi, soprattutto per il consumo energetico che ci sarebbe con un’ora di luce in più. Vediamo quanto si risparmierebbe in bolletta.
Quanto si risparmia in bolletta con l’ora legale
A partire dal 26 marzo le giornate saranno più lunghe grazie all’impostazione dell’orologio un’ora in avanti. Questo significherà un’ora serale di luce in più con conseguente benefici in bolletta vista la riduzione di consumi di energia elettrica sia per le imprese che per le famiglie.
Secondo le previsioni fatte da Sima nei sette mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, l’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro pari a 410 milioni di kWh in meno. Se l’ora legale restasse tutto l’anno il risparmio sarebbe ancora più elevato. Nel 2023 con le attuali tariffe elettriche, un’ora legale perenne consentirebbe un risparmio complessivo di 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh.
Dal 2004 al 2022 grazie all’ora legale in Italia sono stati già risparmiati 10,9 miliardi di kWh con un risparmio per i cittadini di 2 miliardi di euro. Ma le buone notizie non sono soltanto per le tasche di imprese e famiglie italiane, anche l’ambiente ne beneficerebbe.
L’ora legale tutto l’anno significherebbe la produzione di 200.000 tonnellate di CO2 in meno equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi. Una riduzione delle emissioni che darebbe una grossa mano al pianeta ma anche alla salute umana. È stata poi accertata che la fine della doppia ora darebbe benefici anche al corpo umano visto che i cambiamenti orari incidono sul ritmo circadiano causando diversi disturbi come quelli del sonno. La decisione di adottare solo l’ora legale risolverebbe anche questo problema.
Perché non si resta solo con l’ora legale?
Sin dal 2019 l’Unione europea ha dato il via libera ai singoli Stati di decidere in autonomia se effettuare il passaggio all’ora solare o se mantenere quella legale tutto l’anno. Quindi via libera a livello comunitario con l’Unione però che si auspica un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri. Al momento però nel nostro paese non è stata ancora presa una decisione e si continua ad andare avanti con il doppio orario con tutti gli aspetti negativi del caso.
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