Riunione BCE di oggi: novità in arrivo? Aspettative e previsioni

Matteo Bienna

21/04/2016

Si avvicina la conferenza stampa della BCE di oggi 21 aprile 2016. Vediamo quali sono le aspettative per il discorso di Draghi, le possibili novità e le evoluzioni per il cambio euro-dollaro.

Riunione BCE di oggi: novità in arrivo? Aspettative e previsioni

La Banca Centrale Europea ha previsto per oggi, giovedì 21 aprile 2016, il suo prossimo intervento relativo alle decisioni di politica monetaria nell’Eurozona.

Il programma inizia alle 13:45 con la comunicazione dei nuovi tassi di interesse e di deposito, per poi proseguire con la conferenza stampa tenuta da Draghi alle 14:30.

Tramite il nostro portale sarà inoltre possibile seguire in diretta le evoluzioni dei mercati.

Dopo la diffusione di voci relative ad un possibile helicopter money, rimandate poi ad un eventuale post-estate, oggi sono comunque attese parole importanti dal presidente della BCE, che dovrà chiarire l’efficacia del bazooka di marzo e le prospettive relative al prossimo futuro.

Per quanto non siano previsti ampliamenti nelle politiche di QE, non bisogna escludere la possibilità di sorprese, magari proposte al fine di cogliere in contropiede il mercato.

Sei settimane fa Draghi e il suo staff hanno già accentuato le loro politiche di allentamento, provocando un rialzo del cambio euro-dollaro, che ha coperto l’intervallo 1,10-1,14 in circa un mese, con un deciso rialzo.

Negli ultimi due giorni EUR/USD ha seguito un ritracciamento che lo ha portato di nuovo nell’intorno di 1,13, in attesa di capire quale sarà l’andamento determinato dalle prossime parole di Draghi.

Vediamo allora quali sono le aspettative relative alla conferenza stampa di oggi.

BCE: aumentano i prestiti, tassi di interesse invariati

Gli interventi condotti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi, compreso il suo ultimo intervento di marzo, stanno arrecando gli effetti sperati, almeno sotto un punto di vista.

Secondo un sondaggio condotto dalla stessa BCE presso alcune banche dell’eurozona, gli istituti di credito intervistati hanno dimostrato un aumento nell’utilizzo dei fondi messi a disposizione dalla banca centrale con le sue politiche monetarie espansive.

In particolare, i programmi di acquisto di asset su larga scala hanno consentito agli istituti di credito di aumentare il volume dei prestiti erogati all’economia, seppur a condizioni economicamente svantaggiose.

Gli esiti degli ultimi interventi sembrano quindi mostrare i loro primi frutti, con le previsioni per il secondo trimestre di quest’anno che continuano ad essere positive.

Per oggi non ci sono aspettative di un ulteriore modifica al ribasso (nè al rialzo) dei tassi di interesse e di deposito, visti i recenti tagli che hanno esaurito i margini di manovra e i primi responsi positivi avuti dalle banche.

BCE: interventi di marzo fatti per durare, inflazione non incoraggia

A livello di nuovi stimoli di politica monetaria gli analisti non prevedono l’arrivo di nuovi interventi.

Nell’intervento di marzo la BCE ha superato ogni aspettativa, tagliando i tassi di interesse allo 0%, i tassi sui depositi al -0,40%, intensificando i piani di acquisto di asset dalle banche e proponendo nuovi programmi di acquisto di titoli di stato, oltre alla nuova operazione TLTRO.

L’intervento fu quindi piuttosto aggressivo e inaspettato, cogliendo il mercato in contropiede. Le reazioni si sono dimostrate infatti tiepide, con le aspettative per l’inflazione che, al contrario degli Stati Uniti, non vanno al di là dell’1%, nonostante gli ultimi sondaggi mostrino dei primi miglioramenti.

Le dichiarazioni di Mario Draghi dello scorso mese non lasciavano adito a nuovi interventi nel breve termine, con gli attuali piani che sono stati creati per durare fino all’aprile 2017.

Anche se un periodo prolungato di tempo a regime di tassi negativi potrà creare problemi, la BCE vive un momento delicato e con ogni probabilità preferirà evitare nuovi interventi dopo il bazooka dello scorso mese.

Meeting della BCE: euro-dollaro e chiarimenti al centro della riunione

Quello che è sicuro è che il cambio euro-dollaro ha beneficiato degli interventi di politica monetaria dello scorso 10 marzo, proseguendo un percorso di apprezzamento nei confronti del dollaro che ha riportato la valuta comunitaria fino ad un ritorno sopra quota 1,14:

L’intervento di oggi potrà quindi dare sostegno al rialzo del cambio se Draghi dipingerà scenari incoraggianti per il prossimo futuro.

Il fulcro della riunione starà proprio tutto lì: il presidente della BCE dovrà offrire una serie di risposte alle domande inerenti l’inflazione e la crescita.

Come sempre in questi casi i toni usati e le singole parole assumeranno grande importanza, provocando un possibile effetto eco sui mercati e sul Forex.

L’assenza di interventi, quindi, non deve far pensare ad una assenza di conseguenze per la riunione delle 14:30: parole che nascondano timori o fiero ottimismo potrebbero condurre a forti reazioni di mercato, soprattutto se il mercato si ritrova a valutare solo queste.

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