Mario Draghi aumenterà il QE alla riunione della BCE di giovedì 3 dicembre? Le scelte a disposizione, i loro effetti e gli scenari sul cambio euro-dollaro.
La BCE sta per presentare un nuovo ciclo di stimolo ampliando il QE durante la riunione di oggi, giovedì 3 dicembre, secondo l’opinione diffusa del mercato: l’annuncio di Mario Draghi non sarà una sorpresa per la maggior parte degli investitori.
I trader sull’Euro hanno avuto tutto il tempo per prepararsi ad un’estensione del piano di quantative easing (QE) e, in base al calo dell’8% sul cambio euro-dollaro nel corso delle ultime 6 settimane, hanno già scontato la nuova estensione del QE della BCE.
Riunione BCE: le scelte a disposizione di Mario Draghi
Molti analisti ritengono che il cambio euro-dollaro sia diretto verso la parità, il trend attuale sull’Euro è ribassista.
L’Euro è in ipervenduto e, anche se ormai sono rimaste solo poche ore prima dell’annuncio di politica monetaria della BCE, permane una notevole incertezza su quale decisione prenderà la BCE.
Il presidente della BCE Draghi si è impegnato a «fare quello che dobbiamo» per far tornare l’inflazione al 2% «il più rapidamente possibile» e la voglia di allontanarsi del rallentamento potrebbe comportare un’azione politica più aggressiva.
5 scelte possibili per la BCE
- Taglio sul tasso di deposito dello 0,1% o 0,2%
- Estensione della data di termine del QE oltre settembre 2016
- Aumentare l’acquisto di bond
- Ampliare le tipologie di titoli acquistati
- Introdurre un nuovo sistema di deposito
Intanto non sembra che gli investitori abbiano sufficientemente scontato una decisione della BCE molto aggressiva. Il presidente della BCE Mario Draghi potrebbe scegliere una di queste misure o una combinazione di queste, e più cambiamenti apporterà al sistema di politica monetaria dell’Eurozona più il cambio euro-dollaro continuerà a scendere.
I possibili effetti delle nuove misure della BCE
Prolungare il termine della fine del QE è una misura quasi certa. Lo stesso vale per la parte il carico di acquisti di bond - la BCE l’ha già fatto e potrebbe farlo di nuovo.
Il taglio del tasso di deposito amplierebbe automaticamente i bond che possono essere acquistati perché la BCE preferisce non perdere soldi, mentre i rendimenti potrebbero riadattarsi rapidamente.
Ampliare le tipologie di asset acquistabili per includere i bond sub-governativi e prestiti in sofferenza sarebbe la misura più controversa.
In aggiunta agli effetti di queste misure, l’orientamento della BCE avrà anche un impatto significativo anche sull’euro - se manterrà la predisposizione ad aumentare lo stimo all’economia anche nel prossimo futuro non sarà una sorpresa vedere 2 o tre grandi movimenti sul cambio EUR/USD.
Se la BCE deciderà di aspettare ancora dopo l’aumento del QE di oggi, la discesa sul cambio euro-dollaro potrebbe trovare ben presto un supporto.
E’ difficile prevedere quanto sarà aggressiva la Banca Centrale Europea.
Secondo la retorica della BCE, la bassa inflazione, il calo dei prezzi delle materie prime e i rischi che gli attacchi di Parigi rappresentano per l’economia della regione, le azioni da parte della banca centrale dovrebbero essere audaci.
A livello macroeconomico, la Germania e l’Eurozona hanno visto dei miglioramenti più di quanti non ce ne fossero ad ottobre.
La BCE potrebbe aver meno di cui preoccuparsi nel mese di dicembre rispetto ad ottobre. Non c’è dubbio che l’economia francese abbia rallentato a causa degli attacchi di Parigi ma i mercati sono riusciti ad evitare un sell-off drammatico.
Quindi, se Draghi sceglierà di agire oggi, potrebbe riservare qualche altra misura di stimolo per un secondo momento, quando il rallentamento si manifesterà del tutto sui dati.
La decisione sui tassi di interesse sarà annunciata sul Calendario Economico alle 13:45, mentre la conferenza del presidente Mario Draghi inizierà alle 14:30.
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