Riunione Fed 27 luglio: quali saranno le mosse della Federal Reserve per quanto riguarda i tassi di interesse? Ecco cosa aspettarsi dalla Banca Centrale Usa.
Riunione Fed 27 luglio: ecco cosa aspettarsi - La prossima riunione della Federal Reserve si concluderà mercoledì alle 20:00 (ora italiana), con la pubblicazione del report del FOMC, il principale strumento di politica monetaria della Banca Centrale Usa. Al termine dell’incontro non è prevista la consueta conferenza stampa della presidente Janet Yellen.
La riunione Fed del 27 luglio arriva 6 giorni dopo il primo vertice post-Brexit del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, che ha lasciato i tassi di interesse invariati in attesa di valutare l’effettivo impatto sull’economia della zona euro dell’uscita del Regno Unito dalla UE.
Stessa linea adottata dal FOMC nella riunione pre-referendum del 14-15 giugno (i relativi verbali sono stati pubblicati lo scorso 6 luglio): in quell’occasione i vertici della commissione decisionale della Banca Centrale Usa hanno convenuto sul fatto che fosse più prudente mantenere invariati i tassi di interesse in attesa del voto sulla Brexit e dei dati aggiuntivi sull’occupazione.
Che cosa aspettarsi dunque dalla riunione Fed di mercoledì 27 luglio? E’ improbabile che la Federal Reserve possa optare per un innalzamento dei tassi di interesse. L’economia a stelle e strisce continua a espandersi e i timori circa l’andamento dell’economia globale si sono attenutati, ma i vertici della Fed scorgono qualche aspetto negativo in un’attesa un po’ troppo prolungata.
Ad ogni modo, il comunicato che la Fed diramerà al termine della riunione potrebbe indicare il primo passo verso un aumento dei tassi quest’anno.
Riunione Fed 27 luglio: per E.P. Lazear la Yellen ha fallito la sua occasione
Edward P. Lazear, professore della Stanford University, sul Wall Street Journal scrive che “la Federal Reserve è in una posizione difficile”.
La difficoltà - sottolinea Lazear - consiste nel fatto che
“molti indicatori, in particolare dal mercato del lavoro statunitense, suggeriscono che l’economia americana ha raggiunto il suo culmine e che la ripresa dalla Grande Recessione è quasi completa. Questa è una cattiva notizia - e non solo perché l’apice è troppo basso. Ciò vuol dire anche che la Fed ha sprecato la sua possibilità”.
La road map tracciata dalla Federal Reserve prevede infatti un progressivo innalzamento dei tassi di interesse, ma secondo Lazear il momento migliore per un aumento potrebbe essere già passato.
Il tasso di disoccupazione è al 4,9% (a maggio era pari al 4,7%). Durante gli ultimi tre mesi i posti di lavoro sono aumentati in media di 147mila unità, in diminuzione rispetto alla media di 229mila al mese dello scorso anno, e la crescita del Pil nel secondo trimestre (anche se di poco superiore all’1,1% registrato nella prima parte dell’anno), dovrebbe confermarsi piuttosto debole.
Questi fattori, per Lazear, suggeriscono che l’economia americana ha ormai raggiunto il suo picco.
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