La compagnia area low-cost irlandese Ryanair ha pubblicato risultati contrastati sul primo trimestre dell’anno fiscale 2020. Ma il titolo corre sulla Borsa di Londra.
Ryanair, compagnia area low-cost irlandese con base a Dublino e quotata sulla Borsa di Londra, ha svelato oggi i conti relativi al primo trimestre dell’anno fiscale 2020, chiuso il 30 giugno. Tra gli highlights il dato relativo ai ricavi, in forte crescita, ma anche la perdita da 273 milioni di euro nell’esercizio, comunque inferiore alle attese degli analisti. Un rosso che oltretutto non ha frenato in titolo il Borsa, oggi in grande spolvero a Londra a 16,4 euro, +4,3% negli scambi della mattinata.
Ryanair in perdita, ma crescono i ricavi
Nel dettaglio, la compagnia guidata da Michael O’Leary ha registrato una crescita dei ricavi del 196% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, toccando quota 371 milioni. Al tempo stesso, però, sono aumentati del 116% i costi operativi, arrivati a 675 milioni. Di riflesso, l’esercizio è stato chiuso in perdita per 273 milioni, inferiore al rosso da 283 milioni previsto alla vigilia dagli analisti e superiore al -185 milioni dello stesso periodo 2020.
L’indebitamento netto, invece, è passato dai 2,28 miliardi dello scorso 31 marzo agli 1,66 miliardi del 30 giugno. Crescono le riserve di cassa, 4,06 miliardi contro i 3,15 miliardi dell’esercizio precedente. Sul fronte passeggeri, grazie alla campagna vaccinale e al conseguente ammorbidimento delle misure restrittive, Ryanair ha registrato un balzo del traffico passando da 0,5 a 8,1 milioni di viaggiatori, con il tasso di riempimento degli aerei che è salito dal 61% al 73%.
Ryanair, traffico visto in aumento a luglio e agosto
Ma se i mercati hanno promosso il titolo, oggi, è soprattutto per le stime relative all’aumento del traffico nei mesi cruciali di luglio e agosto. Nel comunicato sui dati trimestrali, infatti, Ryanair ha previsto che «il traffico aumenterà da oltre 5 milioni a giugno a quasi 9 milioni a luglio e oltre 10 milioni ad agosto, a condizione che non ci siano ulteriori battute d’arresto Covid in Europa». Nello specifico, nell’anno finanziario che si concluderà il prossimo 31 marzo, il vettore irlandese punta a trasportare tra i 90 e i 100 milioni di passeggeri, dato in sensibile rialzo rispetto alle ultime stime.
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