Il nome di Sabino Cassese è ormai tra i trend topic su Twitter. È lui uno dei possibili candidati per le elezioni del Presidente della Repubblica. Scopriamo chi è.
Sabino Cassese è tra i trend topic del momento su Twitter. Giudice emerito della Corte costituzionale, Cassese potrebbe essere un candidato a sorpresa per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Fumata nera al Quirinale anche oggi. Al terzo giorno di scrutinio non c’è ancora un’intesa su chi sarà il futuro Presidente della Repubblica italiana, ma proprio oggi il nome di Cassese è emerso tra quello dei possibili candidati. Infatti stando ad alcune indiscrezioni, riportate su Il Foglio, il leader della Lega, Matteo Salvini si sarebbe recato presso la casa romana del professor Cassese ai Parioli.
L’incontro però è stato subito smentito dal partito. Eppure il nome ha preso a circolare e si è ricorso sui vari titoli dei mass media e sui social Network, a tal punto da diventare virale su Twitter. Cassese potrebbe veramente essere il futuro erede di Mattarella? Ancora non è dato saperlo, bisognerà attendere le prossime votazione. Intanto è meglio conoscere chi è il giudice emerito della Corte Costituzionale.
Sabino Cassese: chi è uno dei favoriti per la Presidenza della Repubblica
Prima giurista, adesso è uno dei possibili volti che potrebbe ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica. Il nome di Sabino Cassese è venuto fuori oggi, dopo che alcune indiscrezioni hanno raccontato di un incontro tra Salvini e il professore nella sua casa romana, ai quartieri Parioli.
Nato ad Atripalda, in Campania, il 20 ottobre 1935, Sabino Cassese è un giurista, accademico e giudice emerito della Corte costituzionale. Dopo aver concluso gli studi giuridici a Pisa 1956, ha lavorato all’Eni di Enrico Mattei dal 1958 fino al 1962. Si è poi dedicato all’insegnamento, nel 1994 è diventato ministro della Funzione pubblica durante il governo Ciampi.
Ha po i insegnato all’università La Sapienza di Roma fino al 2005, quando è stato nominato giudice della Corte costituzionale dall’allora Presidente della Repubblica Ciampi. Oggi è attualmente un editorialista del Foglio e del Corriere della Sera, da ricordare le sue dure posizioni e parole contro il Governo Conte durante la pandemia.
Sabino Cassese e lo stato di emergenza: paragonò Conte a Orbán
In molti forse ricordano il nome di Sabino Cassese per aver paragonato a luglio 2020, in un editoriale sul Corriere della Sera e poi in un’intervista al Riformista, l’allora premier Giuseppe Conte, oggi leader del Movimento 5 Stelle, all’autocrate ungherese Viktor Orbán. Molto dure le parole con le quali Cassese aveva criticato il primo rinnovo dello stato d’emergenza per il Covid, affermando che “il diritto eccezionale non può diventare una regola” e che il rinnovo dello stato di emergenza era oltremodo incostituzionale perché, secondo il giurista, non ci si trovava allora in una condizione di emergenza.
Cassese insisteva sul fatto che non fosse “fisiologico” governare con mezzi eccezionali. Il rischio secondo il giurista era d’incorrere in possibili conseguenze negative. Concludendo poi con la frase lapidaria: “Non dimentichiamo che Viktor Orbán cominciò la sua carriera politica su posizioni liberali”.
Innumerevoli le interviste dove Cassese ha definito i decreti “un abuso”. Eppure, come ha fatto notare Il Fatto Quotidiano, da quando i decreti sono emanati sotto il Governo Draghi il giurista non si è più espresso o dichiarato contrario a questo “abuso di potere”. Eppure la stessa Consulta quest’anno ha dichiarato costituzionali i decreti anti-Covid.
Sabino Cassese, la proposta di Salvini: è realmente possibile?
Se è vero o meno che Salvini si sia recato presso la casa romana di Cassese, ai quartieri Parioli, non è dato saperlo. Salvini ha subito smentito le voci che lo volevano a casa del giurista. Eppure poco prima lo stesso leader del Caroccio aveva dichiarato che la soluzione “potrebbe essere vicina”, facendo intendere che il Partito ha forse un altro nome in serbo da proporre al resto del Parlamento.
Eppure se davvero fosse così, Matteo Salvini dovrebbe passare sopra non solo sulle aspre parole di Cassese nei confronti di Conte, ma anche nei suoi confronti. Infatti anche il segretario leghista è stato oggetto di non poche lusinghieri commenti: “Non cerca mai di articolare il suo pensiero, parla per slogan battuti e ribattuti”. Una posizione di certo non facile per il leader della Lega.
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