Matteo Salvini intervistato da Money.it punta ancora sulle elezioni regionali per dare una spallata al governo, con il leader della Lega che sogna il colpaccio in Toscana: “Dopo 50 anni c’è una reale possibilità di cambiamento”.

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Matteo Salvini ci riprova. Come già successo a inizio anno in occasione del voto in Emilia Romagna, l’ex ministro punta tutto sulle elezioni regionali di settembre per dare una spallata al traballante governo giallorosso.

Durante un’intervista sul canale YouTube di Money.it, il leader della Lega ha commentato la fumata bianca sui candidati del centrodestra in vista di queste elezioni regionali dove si parte da una situazione di quattro a due per il centrosinistra.

“Abbiamo scelto sei candidati in gamba per le regioni che andranno al voto - ha spiegato Salvini in merito alle prossime regionali - In alcuni casi, come in Toscana, dopo 50 anni c’è una reale possibilità di cambiamento”.

Sarà proprio in Toscana dove la Lega cercherà di concentrare tutti i suoi sforzi, visto che è stata candidata alla presidenza l’europarlamentare del Carroccio Susanna Ceccardi, che cercherà l’impresa di battere il centrosinistra in una Regione dove ha da sempre governato.

Salvini e le regionali per far cadere il governo

“Penso che a settembre tanti italiani sceglieranno il cambiamento - ha spiegato il senatore - e sarà anche una indicazione a livello nazionale, perché temo che a settembre la situazione sociale ed economica ahimè sarà ancor più grave”.

Sperare in un cappotto alle elezioni regionali per far cadere il governo, appare essere chiara la strategia di Matteo Salvini che ha già iniziato una campagna elettorale a tappeto considerando pure che, nella stessa data, si voterà anche per le amministrative.

In Emilia Romagna trasformare il voto in una sorta di referendum nei suoi confronti non ha però portato bene a Salvini, vista la netta sconfitta riportata poi dalla sua candidata Lucia Borgonzoni.

Adesso però un eventuale aggravarsi della crisi sociale ed economica potrebbe essere un prezioso alleato per la Lega, con una debacle alle regionali che potrebbe creare un autentico tsunami politico all’interno della maggioranza.