Sanzioni fiscali: il contribuente non deve pagare in caso di sentenze discordanti

Isabella Policarpio

23 Aprile 2019 - 13:38

In caso di sentenze discordanti, il contribuente non è tenuto a pagare le sanzioni fiscali a causa dell’incertezza normativa. Lo ha stabilito un’ordinanza pro-contribuente della Cassazione.

Sanzioni fiscali: il contribuente non deve pagare in caso di sentenze discordanti

Sanzioni fiscali non dovute in caso di sentenze discordanti. Dunque, il contribuente non è tenuto al pagamento delle sanzioni quando ci sono più sentenze di contenuto discordante che generano una situazione di incertezza normativa circa l’obbligo o meno del contribuente di pagare la sanzione fiscale.

Questo principio è stato sancito dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza numero 11084 del 19 aprile 2019, che riprende ed amplia un principio già affermato in pronunce precedenti: le sanzioni fiscali non sono dovute né in caso di contrasti giurisdizionali veri e propri né in caso di sentenze discordanti tra loro.

La decisione degli ermellini, dunque, appare evidentemente pro-contribuente.

Sanzioni fiscali: non sono dovute in caso di sentenze discordanti

La Corte di Cassazione torna ad esprimersi in merito all’obbligo di pagare le sanzioni fiscali, e lo fa con un orientamento evidentemente pro-contribuente. Difatti, gli ermellini hanno affermato che, in caso di sentenze discordanti che creano incertezza normativa, si esclude l’obbligo del contribuente di versare il corrispettivo della sanzione.

Già in precedenza, la Corte di Cassazione aveva riconosciuto l’esclusione dal pagamento delle sanzioni in caso di veri e propri contrasti giurisdizionali, ma, nell’ordinanza in esame, tale principio viene ampliato anche alle ipotesi in cui ci sono due o più sentenze che creano incertezza normativa circa gli obblighi del contribuente.

L’ordinanza in questione è la numero 11084 del 19 aprile 2019,con cui giudici supremi hanno accolto il ricorso con il quale una società si era opposta alla decisione presa in Corte d’Appello in merito al pagamento dell’Ici.

Sanzioni fiscali, l’incertezza normativa esonera il contribuente dal pagamento: le ragioni della Cassazione

Come abbiamo evidenziato, in tema di sanzioni fiscali, la Corte di Cassazione ha aderito ad un’interpretazione più favorevole per il contribuente che per il fisco. Di conseguenza, ogni volta che c’è incertezza normativa in tema di sanzioni amministrative dovute a violazioni di disposizioni tributarie, la giurisprudenza deve dirimere il caso nella maniera più conveniente per il contribuente, ovvero escludendo l’obbligo al pagamento della sanzione.

In pratica, come si apprende da ItaliaOggi, si deve escludere il pagamento delle sanzioni fiscali quando:

  • vi è una concreta difficoltà di individuare/interpretare le disposizioni normative in materia fiscale;
  • vi sono orientamenti difformi o discordanti;
  • c’è un palese contrasto tra prassi amministrativa e orientamenti giurisprudenziali;
  • in assenza di disposizioni certe sull’argomento.

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