Claudio Lotito è tra i più attivi nel chiedere una ripartenza della Serie A: per assegnare lo Scudetto, la soluzione per il presidente biancoceleste potrebbe essere quella di una sfida secca tra Lazio e Juventus.
Si addensano nubi sopra il cielo della Serie A. Se da una parte il nuovo DPCM del premier Giuseppe Conte permette, in concomitanza con l’avvio della Fase 2, di poter svolgere a partire dal 4 maggio allenamenti individuali e dal 18 quelli di gruppo, a smorzare gli entusiasmi ci ha pensato Vincenzo Spadafora.
Il ministro dello Sport infatti ha specificato come il protocollo sanitario per riprendere il campionato sarebbe al momento incompleto, facendo intendere come una ripartenza della Serie A non è una cosa poi così scontata.
Una notizia che di certo non deve aver fatto piacere a Claudio Lotito, visto che il numero uno della Lazio da tempo guida la fila di quei presidenti che hanno fretta di ritornare in campo per concludere questa stagione sconvolta dal coronavirus.
Del resto la Lazio al momento si trova seconda in classifica a un solo punto dalla Juventus capolista: in caso di una sospensione definitiva, la Uefa ha deciso che dovrà essere presa in considerazione la graduatoria al momento dello stop per decidere chi potrà prendere parte alle Coppe.
Lotito e la gara secca tra Lazio e Juventus
Sempre la Uefa ha autorizzato le varie federazioni anche a cambiare in corsa il loro format dei campionati, aprendo alla possibilità di dare vita playoff e playout per assegnare Scudetto, posti in Europa e determinare le retrocessioni.
Per quanto riguarda il discorso del primo posto, questa ipotesi non sembrerebbe entusiasmare Claudio Lotito visto che intervistato da La Repubblica ha sottolineato come “l’Inter ha 8 punti in meno di noi e l’Atalanta 14”.
Per assegnare lo Scudetto il paron accetterebbe una partita secca tra Lazio e Juventus, anche perché contro i bianconeri “all’andata ho vinto 3-1 così come in Supercoppa, poi dobbiamo ancora giocare il ritorno”.
Lotito appare determinato a ripartire, con altri presidenti che invece si starebbero opponendo al ritorno in campo per motivi di classifica, visto che la prospettiva poi sarebbe quella del blocco delle retrocessioni e di una Seria A a 22 squadre.
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