L’avvocato Marco Mori spiega come, data la gestione attuale della scuola, ci si dovrà preparare ad assistere ad una serie di chiusure a catena.
Marco Mori, nel corso della puntata del 7 settembre 2020 di Memento Mori, ha parlato della scuola e di cosa probabilmente succederà in autunno. Il tema è molto dibattuto in questo periodo, dal momento che la ripresa delle lezioni in presenza si avvicina e da più parti si sollevano polemiche e critiche.
Per l’anno scolastico 2020/2021 a mancare non sono solo gli insegnanti, ma anche i banchi e la certezza che andrà tutto bene. L’incognita sulla riapertura delle sedi scolastiche è infatti un grande interrogativo del Governo.
Proprio di questo tema abbiamo parlato nella puntata del 7 settembre 2020 con Marco Mori, puntata durante la quale l’avvocato ha messo anche in chiaro come la riapertura delle scuole potrebbe portare pesanti ripercussioni sulle attività economiche dei genitori.
Marco Mori sulle scuole «prepariamoci a chiusure a catena»
Come primo elemento l’avvocato Mori cita i dati dell’Istituto Superiore della Sanità dove si evidenzia come, nella fascia d’età tra i 10 e i 19 anni, non vi siano morti. In questa fascia d’età, sebbene purtroppo vi siano anche ragazzi affetti da altre patologie, non si registrano morti per Covid.
Pensando a questi dati Marco Mori si chiede allora «perché nelle scuole i ragazzi non possono tornare normalmente?» La risposta dell’avvocato è che la scuola sia utilizzata come un’ostentazione della paura, «un altro modello per far vedere a tutti che c’è un’emergenza gravissima in atto».
L’avvocato, che guida il nuovo partito Vox Italia, continua spiegando che nei prossimi mesi si assisterà ad una serie di chiusure della scuola, dal momento che si troverà uno studente con un semplice raffreddore verranno effettuati tamponi anche a compagni e insegnanti. Da questi tamponi verranno mostrati alcuni positivi, dice Mori, dal momento che su base nazionale si trova un 1/2% di positivi.
La guida di Vox Italia continua spiegando che, questa serie di tamponi, porteranno ad un effetto a cascata che ricadrà sui genitori e soprattutto sulle varie attività collegate. Questo modo di agire porterà ovviamente ad avere un disastro, dal momento che in caso di tampone positivo sarà necessario attuare una serie di protocolli, che comporteranno anche uno stop dal lavoro.
Una situazione del genere sarà inoltre un disastro dal punto di vista psicologico, dal momento che si impongono regole molto precise ai più giovani, che Mori definisce «una dittatura», che non porta i ragazzi ad avere una maggiore disciplina, ma semplicemente li spinge a seguire queste norme senza interrogarsi criticamente. Negli studenti verrà quindi inculcata l’idea che, se non si accettano e seguono le regole stabilite, si avrà una punizione.
L’impatto psicologico, ma anche economico e sociale sarà senza dubbio molto pesante.
Da parte mia spero di rimanere incensurato, avendo figli che vanno a scuola, digerirei molto male azioni di forza verso i bambini. Quindi speriamo bene, perché davvero su questo si va su territori su cui difficilmente ci si riesce a controllare.
La riapertura della scuola potrebbe quindi avere una serie di ricadute molto pesanti, secondo Marco Mori, date le regole che sono state stabilite dal Governo.
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