Scuola, novità da Azzolina che fa sapere che non si rientra a maggio con buona probabilità. A settembre esclusi i doppi turni, ma più aiuti ai genitori. Arrivano altri soldi per la didattica a distanza.
Scuola, novità Azzolina: “Non si torna a maggio”. Lo comunica la ministra dell’Istruzione in un’intervista al Corriere della Sera.
La prima ipotesi di un rientro a maggio entro il 18 come stabilito dal decreto scuola per l’emergenza è sempre più lontana. Ci sono troppi morti e il rischio è troppo alto secondo Lucia Azzolina, che ha parlato anche di Maturità 2020, per la quale a questo punto si fa sempre più concreto lo scenario di un esame solo orale e a distanza.
E ancora la ministra ha parlato del rientro a settembre, di valutazione degli alunni e di didattica a distanza.
Azzolina non ha accennato alle graduatorie di terza fascia la cui apertura è chiesta a gran voce, specie attraverso Facebook, da docenti precari e laureati. Solo qualche giorno fa aveva parlato della possibilità di intervento del parlamento.
Una commissione si occuperà di pensare al futuro della scuola, comunica Azzolina, ma la possibilità che non si torni a maggio si fa sempre più concreta.
Scuola, novità Azzolina: “Non si torna a maggio, troppi morti”
Scuola, novità Azzolina che comunica quasi ormai con certezza che a maggio non si torna, troppi sono i morti e troppo alto è il rischio.
La ministra infatti ha dichiarato che solo nella giornata di ieri ci sono stati 525 morti e non avere cautela significherebbe vanificare gli sforzi fatti finora.
Lucia Azzolina, la titolare del ministero dell’Istruzione, sembra non avere dubbi anche se parla della decisione di non rientrare a maggio con cautela, ancora non dà una risposta ferma e chiara perché una decisione ufficiale, fa sapere, arriverà nei prossimi giorni. Dalle sue parole però sembra che non vi siano più dubbi.
Aprire le scuole con l’emergenza sanitaria in corso significherebbe far muovere 8 milioni di studenti. La ministra ha parlato anche della Maturità 2020 dal momento che anche per l’esame di Stato sembra realizzarsi sempre di più lo scenario di un solo orale a distanza. Sempre al Corriere della Sera in merito ha dichiarato:
“Ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza: sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista: studenti a scuola e professori a casa.”
E sui voti, lei Azzolina che ha sempre dichiarato di rifiutare l’idea del 6 politico pur affermando che quest’anno tutti saranno ammessi alla Maturità 2020 e all’anno successivo, sostiene che comunque ogni alunno avrà ciò che merita:
“Se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate.”
La ministra ha escluso perentoriamente la possibilità di un prolungamento delle lezioni in estate perché questo, a suo avviso, come ha sempre sostenuto, significherebbe non riconoscere il lavoro fatto da insegnanti e alunni in questi mesi in cui la scuola non si è affatto fermata, ma ha continuato a lavorare con la didattica a distanza.
Scuola, novità da Azzolina sul rientro a settembre
E per la scuola le novità di Azzolina toccano anche il rientro a settembre. Il ministero dell’Istruzione infatti ha istituito una commissione guidata dal professor Patrizio Bianchi. L’obiettivo è l’innovazione. Azzolina esclude la possibilità che si rientri a settembre in doppi turni, ipotesi paventata nelle scorse settimane, perché contraria a raddoppiare i turni del personale scolastico.
Sicuramente la didattica a distanza potrebbe essere eventualmente d’aiuto e per la stessa arriveranno altri 80 milioni. C’è un problema, con i concorsi ancora non banditi, per il reclutamento degli insegnanti a settembre e in merito annuncia Azzolina:
“I concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre.”
La ministra ha tranquillizzato anche i genitori lavoratori che hanno i figli a casa, specie per la questione ancora irrisolta di asili nido e infanzia e ha dichiarato:
“I bambini più piccoli sono quelli più a rischio. Ma aiuteremo le famiglie con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter.”
Una questione delicata, ma esclude la possibilità di rientrare in aula con le mascherine:
“Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola. E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?”
Se un po’ di chiarezza sarà fatta per le scuole di grado superiore, dalle parole di Azzolina sembra che ancora non vi siano soluzioni per i bambini più piccoli e per i loro genitori.
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