Scuola: la proposta del M5S per il nuovo sistema di reclutamento insegnanti

Simone Micocci

14/07/2016

Scuola, come sarà il nuovo sistema di reclutamento e formazione degli insegnanti? Ecco come dovrebbe essere secondo il Movimento 5 Stelle.

Scuola: la proposta del M5S per il nuovo sistema di reclutamento insegnanti

Riforma della Scuola: ecco il parere del Movimento 5 Stelle sul nuovo sistema di reclutamento e formazione proposto dal Governo Renzi.

La riforma della scuola va avanti e nei prossimi mesi il Governo approverà delle nuove deleghe legislative che introdurranno delle novità sia nel sistema scolastico che nelle modalità di reclutamento e formazione degli insegnanti. Tuttavia, molti docenti non sono soddisfatti della riforma della scuola su cui sta lavorando il Governo Renzi, tant’è che come confermato dal Premier durante la Direzione del PD si è creata una frattura con il mondo della scuola che difficilmente sarà risanabile in poco tempo.

Anche le forze politiche dell’opposizione non perdono occasione per attaccare la riforma introdotta dalla Legge sulla Buona Scuola, approvata un anno fa. Tra queste c’è il Movimento 5 Stelle, che ha fatto della riforma scuola uno dei punti cardine del suo programma politico.

Leggi anche: Riforma della Scuola: il programma del Movimento 5 Stelle.

Nelle ultime ore una esponente del Movimento è tornata a parlare della Riforma Scuola. Si tratta dell’Onorevole Chimienti, da molti indicata come il futuro Ministro dell’Istruzione nel caso in cui il M5S riuscisse a governare l’Italia. L’Onorevole, attraverso un post pubblicato su Facebook ha manifestato il proprio disappunto per alcune delle novità introdotte dal Governo Renzi nel sistema scolastico, soffermandosi in particolar modo sui percorsi abilitanti TFA e PAS. Vediamo qual è il punto di vista della Chimienti.

Percorsi abilitanti: il punto di vista di Silvia Chimienti

Attraverso un post pubblicato su FB, Silvia Chimienti, insegnante di lettere nella scuola secondaria e membro della commissione permanente Finanze della Camera dei deputati, ha sottolineato l’importanza di cambiare al più presto il sistema di formazione e reclutamento degli insegnanti.

Infatti, secondo l’Onorevole del M5S, i percorsi abilitanti TFA e PAS gestiti dalle Università sono costosissimi e non danno la giusta garanzia all’insegnante di poter lavorare stabilmente nella scuola. Insomma, il TFA e PAS sono delle “truffe ai danni dei docenti”.

Inoltre, la Chimienti si domanda che senso ha bandire un nuovo TFA alla vigilia dell’approvazione del decreto che riscriverà il sistema di formazione e reclutamento. E lancia una provocazione:

“È di nuovo arrivato il momento di foraggiare le università con i soldi dei docenti perché lo Stato non investe più nulla sul sistema universitario?”

Formazione e reclutamento insegnanti: le proposte del M5S

La Chimienti ha ricordato che due anni fa il M5S ha presentato una proposta di legge che prevede un diverso sistema di formazione e reclutamento per gli insegnanti.

Nel dettaglio, l’idea del Movimento 5 Stelle è di introdurre il seguente percorso abilitativo: laurea, concorso ad accesso programmato, tirocinio di un anno e prova finale che dà il diritto al ruolo. In questo modo si eviterebbe di “regalare 4 mila euro alle Università” e di perdere un anno tra esami e lezioni.

Inoltre, la Chimienti ha ricordato come per il M5S sia molto importante garantire l’accesso ai non abilitati per i futuri concorsi, riservando un numero di posti abbastanza alto per quegli insegnanti che hanno maturato almeno 36 mesi di servizio.

Gli stessi concorsi però dovranno essere diversi da quello che si sta tenendo in questi mesi. Nel dettaglio, dovranno avere una cadenza annuale e “dovranno svolgersi con delle modalità differenti da quelle attuali”.

Per gli insegnanti delle scuole paritarie, invece, si potrebbe ipotizzare un percorso abilitativo diverso, a costo zero e organizzato dalle stesse scuole. “Un percorso utile solo per lavorare nelle paritarie, non certo per accedere al sistema scolastico statale”, ha aggiunto la Chimienti.

Infine la Chimienti si è rivolta agli insegnanti di Terza Fascia, dichiarando che subito dopo il referendum di novembre il M5S organizzerà un evento aperto ai docenti in cui “discuteremo insieme a loro le possibili soluzioni”. Questi, secondo l’Onorevole, devono chiedere a gran voce che la Terza Fascia non venga cancellata così da poter continuare a garantire le supplenze. Invece, chi ha 36 mesi di servizio deve chiedere la possibilità di entrare di ruolo, “non di essere truffato con un titolo che è carta straccia”.

L’idea del Governo, invece, è differente e nei prossimi giorni il Ministro Giannini interverrà in una conferenza stampa per svelare i nuovi criteri per la formazione e il reclutamento insegnanti.

Per saperne di più, puoi leggere, “Scuola, addio TFA: nuovi criteri per diventare insegnanti”.

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