De Luca chiude scuole e università fino al 30 ottobre. Vietate anche feste e cerimonie
In Campania stop di due settimane per scuole, università e feste. Lo ha annunciato il presidente Vincenzo De Luca. Si tratta della prima misura regionale che impone misure più restrittive rispetto a quelle nazionali implementate con il Dpcm del 13 ottobre.
Scuole chiuse in Campania fino al 31 ottobre
Il presidente della Campania De Luca è sul punto di firmare l’ordinanza che abolisce le lezioni in presenza nelle scuole primarie e secondarie della Regione. La chiusura sarà in vigore fino al 30 ottobre. Nel medesimo periodo saranno chiuse anche tutte le attività didattiche delle università.
L’assessora all’Istruzione campana Lucia Fortini ha commentato: “La situazione epidemiologica è ancora sotto controllo, ma dopo aver visto i numeri di contagiati di oggi, abbiamo ritenuto opportuno applicare una sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole per due settimane a partire da domani 16 ottobre”.
Campania, per Azzolina chiusura scuole è decisione sbagliata
La scelta di De Luca è stata profondamente avversata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. “La scuola in questo momento è invece il luogo più sicuro per i nostri ragazzi, non solo per l’aspetto sanitario ma anche per altro. Proprio la Campania dovrebbe tenerle aperte”, ha detto la ministra intervenendo al programma di Radio Rai 1 Zapping.
Azzolina ha aggiunto che è “inaccettabile lasciare gli studenti a casa di fronte ai numeri dei contagi così bassi” nel settore.
De Luca firma ordinanza anti-Covid
Non sarà solo la formazione scolastica e accademica a chiudere per due settimane.
Sempre fino al 30 ottobre l’amministrazione ha vietato feste e cerimonie civili o religiose. Non sono permesse riunioni in luoghi pubblici, aperti al pubblico e privati, che siano al chiuso o all’aperto che abbiano invitati estranei al nucleo familiare convivente.
Sospese anche l’attività di circoli ludici e ricreativi.
A Enti e Uffici competenti è raccomandata la differenziazione degli orari di servizio giornaliero del personale in presenza.
Vendita d’asporto vietata dalle 21 per i ristoranti, ma rimane consentita la consegna senza alcun limite d’orario.
Le restrizioni si aggiungono a quelle già approvate nei giorni scorsi.
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