Fumata bianca al Quirinale: ci sarà un Mattarella bis. Sembra che solo il nome di Sergio Mattarella sia stato l’unico a poter accordare la maggioranza. Ecco chi lo ha votato e cosa accadrà adesso.
Fumata bianca al Quirinale. Eletto il nuovo Presidente della Repubblica: l’Italia avrà un Mattarella bis. Eletto con 759 voti, sarà proprio Sergio Mattarella a ricoprire di nuovo il ruolo di Capo di Stato. L’elezione è stata accolta da uno scroscio di applausi.
Nonostante abbia più volte espresso la propria posizione contraria a un suo secondo mandato, Mattarella non ha potuto tirarsi indietro e si è reso disponibile nel dare una mano al Paese. Sembra infatti che solo il suo nome abbia potuto accordare la maggioranza. Sono stati molti i leader politici che avevano garantito il loro voto alla sua rielezione e così è stato.
Sembra che Mattarella abbia dato la sua disponibilità solo dopo il lungo colloquio avvenuto oggi pomeriggio con il premier Mario Draghi, che lo avrebbe invitato a restare al Quirinale per “il bene e la stabilità del Paese”, rinunciando apparentemente alla sua corsa al Colle. Immediatamente dopo l’incontro con i capigruppo di maggioranza. Secondo quanto riportato dal presidente dei senatori del gruppo Misto Loredana De Petris, il capo dello Stato avrebbe detto che “aveva altri programmi, che credeva fosse finito il suo mandato, ma che è sempre stato rispettoso del Parlamento”.
E se l’Italia tira un sospiro di sollievo è innegabile che molti siano delusi non dal nome ma dall’azione della classe politica. Ecco quindi chi ha votato per il “Mattarella bis”, chi no, e cosa accadrà adesso al Colle.
Mattarella bis: i numeri, chi lo ha votato e chi no
Sarà quindi Sergio Mattarella il 13° Presidente della Repubblica italiana. Dopo la fumata nera di questa mattina al settimo scrutinio, la maggioranza ha saputo mettersi d’accordo su un unico nome: quello del Presidente uscente. Al Quirinale Mattarella, dopo il colloquio con Draghi, si sarebbe messo a disposizione del Paese, esprimendo il suo rispetto per il Parlamento. Con ben 759 voti Mattarella è stato confermato per un secondo mandato, del quale non si conosce la durata. Ma chi lo ha votato e chi invece è contrario alla sua rielezione?
Alla base del secondo mandato di Mattarella si trova la volontà di molte fazioni politiche. Primi fra tutti il PD di Enrico Letta, il quale ha sempre rimarcato la sua posizione: la scelta migliore non poteva che essere un secondo mandato dell’attuale Presidente. Lo stesso dicasi per il M5S, il cui leader Giuseppe Conte ha confermato che il nome di Mattarella è sempre rimasto sul tavolo del partito. Ancora LeU e Italia Viva. A consentire però a una rielezione di Mattarella è stata l’apertura del centrodestra: Forza Italia di Berlusconi e la Lega di Salvini.
Chi invece ha votato contro il Mattarella bis è stato sicuramente il Partito della Meloni, Fratelli d’Italia, la quale si è detta scioccata di questa apertura del centrodestra, commentando così la scelta: “Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato. Non voglio crederci”. E ancora: “Mi aspettavo più coraggio da molte persone, per una cosa che era alla portata: eleggere un Presidente della Repubblica”.
Mattarella bis: cosa accadrà adesso?
Dopo la conferma di Mattarella come Presidente della Repubblica con 759 voti è lecito chiedersi cosa accadrà adesso. Sicuramente c’è tutta un’etichetta da rispettare. I Presidenti di Camera e Senato, accompagnati dai segretari generali, si recheranno al Quirinale per comunicare formalmente a Sergio Mattarella di essere stato eletto come il 13° Capo dello Stato, molto probabilmente ciò non avverrà prima delle 21 di questa sera, successivamente si terrà il discorso del rieletto Presidente.
Cosa ben più difficile è riuscire a prevedere quando Mattarella presterà giuramento in Parlamento, pronunciando poi il suo discorso d’insediamento. Secondo alcune fonti il giuramento dovrebbe avvenire il 3 febbraio, giorno in cui scade il primo settennato di Mattarella. Successivamente all’insediamento formale dovrebbero giungere le “dimissioni di cortesia” del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che il nuovo Presidente dovrebbe respingere invitando il premier a proseguire il proprio lavoro al Governo.
Perché il “Mattarella bis” può essere considerata una sconfitta della classe politica?
Mentre l’Italia tira un sospiro di sollievo per l’elezione nuovamente di Mattarella, è inevitabile riflettere sul comportamento della classe politica. Mentre i politici gridano al “successo” e alla “vittoria”, la rielezione di un Presidente della Repubblica dovrebbe rappresentare una sconfitta dell’intera classe politica.
Sergio Mattarella più volte ha rimarcato la sua posizione contraria a un secondo mandato. Infatti la rielezione di un Presidente della Repubblica, pur non essendo vietato dalla Costituzione, è a tutti gli effetti una anomalia costituzionale, che potrebbe generare una prassi politica di rielezione.
Inoltre l’incapacità di non aver trovato un secondo nome su cui potersi accordare non è altro che la prova di una classe politica che fa fatica a dialogare e che non riesce a trovare una soluzione per il Paese, non rispettando nemmeno la richiesta del Presidente, che da fine costituzionalista aveva chiesto di non essere rieletto. Molto probabilmente questa seconda elezione di Mattarella è dovuta anche alla preoccupazione di andare alle urne (a eccezione della Meloni, l’unica a invocare le elezioni), nel caso in cui fosse stato eletto Mario Draghi, uno dei pochi nomi che sembrava in grado di ricoprire questo ruolo dopo Mattarella. Invece spetterà nuovamente a Sergio Mattarella il compito di guidare l’Italia, cosa che ha saputo dimostrare in questi primi sette anni di mandato.
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