Diversi club del nostro calcio, Serie A compresa, sarebbero a rischio fallimento: chi sono le società che hanno già alzato bandiera bianca e quelle che rischiano di non potersi iscrivere.
Il calcio italiano rischia il fallimento. Una frase che è stata ripetuta più volte da quando è scoppiata la pandemia, ma che mai come in questo momento, viste le imminenti scadenze relative alle iscrizione, appare essere attuale.
Il Covid ha azzerato gli incassi provenienti dal botteghino e dagli abbonamenti, facendo allontanare diversi sponsor a causa della crisi economica mettendo così in ginocchio la quasi totalità dei club.
La Serie A però paga anche anni di gestione scellerata e al di sopra delle proprie possibilità, tra ingaggi spropositati, commissioni faraoniche per i procuratori e un sistema di plusvalenze che non fa altro che nascondere la polvere sotto il tappeto.
Se storicamente l’estate è anche sinonimo di fallimento per molti club della terza serie, quest’anno diverse voci parlano di alcune società anche della Serie A e della Serie B che sarebbero a forte rischio.
Nei giorni scorsi la Lega di Serie A aveva chiesto di poter rinviare di sei mesi il pagamento della rata di marzo degli stipendi. Una proposta che non ha entusiasmato la Assocalciatori, così alla fine è arrivata la mediazione: la scadenza è stata spostata da maggio a giugno, non superando così i termini per mettersi in regola al fine dell’iscrizione al campionato.
Una vicenda che ci fa capire quanto sia delicata la situazione: se in Serie A stanno messi così male, nelle altre categorie c’è il forte rischio di un’autentica ecatombe.
Serie A, i club a rischio fallimento
I bilanci chiusi al 30 giugno 2020 sono stati letteralmente horror per le società della nostra Serie A. La Juventus così è arrivata a 385 milioni di debiti lordi, la Roma a 300 milioni e l’Inter a 244 milioni.
Una situazione destinata ad aggravarsi quando tra un mese si dovranno chiudere i bilanci di questa stagione. I flop in Europa e il perdurare del Covid rischiano così di mandare in crisi anche le big del nostro campionato.
Non è un caso che l’Inter, fresca vincitrice dello Scudetto ma alle prese con la mancanza di liquidità da parte di Suning per i nuovi vincoli imposti dalla Cina, abbia chiesto a giocatori e staff di rinunciare a due mesi di stipendi. Una richiesta però rispedita al mittente.
Per La Repubblica, in Serie A in questo momento ci sarebbero “ 5-6 club che rischiano di non potersi iscrivere al campionato ”. Difficile ipotizzare un colpo di spugna per evitare dei possibili fallimenti, visto che ci sono società che invece hanno già pagato anche gli stipendi di aprile.
Su Fanpage si legge chi sarebbero, stando a quanto riporta La Repubblica, i club che avrebbero chiesto alla FIGC una mano per quanto riguarda gli stipendi: Inter, Sampdoria, Genoa, Cagliari, Benevento e Crotone.
La Federazione starebbe comunque pensando di imporre una sorta di spending review per quanto riguarda il calcio, con il blocco del mercato se un club dovesse superare il monte ingaggi della stagione precedente a meno di un versamento di una fidejussione.
Serie B e Serie C: la situazione
Situazione ancor più grave nelle serie minori, dove gli incassi derivanti dalle televisioni sono irrisori rispetto alla Serie A. Anche qui lo spettro del fallimento aleggia sopra i cieli di diverse città.
Per quanto riguarda la Serie B, i rumors parlano di tre società che sarebbero in forte difficoltà. Per questi club, sembrerebbero esserci delle problematiche per potersi iscrivere al prossimo campionato.
In Serie C invece sarebbero oltre 15 i club in crisi. La Sambenedettese è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Ascoli, ma adesso ci sarà un’asta dove si potrà rilevare il titolo sportivo nonostante i tanti debiti lasciati dall’ex presidente Serafino.
Situazione complessa pure a Catania, dove servono subito 4 milioni di euro per evitare il fallimento oltre al denaro per affrontare la prossima stagione. Nelle scorse settimane si era parlato di un interessamento di Joe Tacopina, ma alla fine non se n’è fatto nulla.
© RIPRODUZIONE RISERVATA