Dopo i festeggiamenti dei tifosi del Napoli per la vittoria della Coppa Italia, anche i supporter della Lazio si radunano in piazza senza distanziamento sociale, nell’indifferenza della classe politica.
Secondo alcuni una pandemia finisce non per un’evidenza scientifica, ma piuttosto quando le persone decidono che sia conclusa. Sicuramente questo è quanto si sta verificando nel mondo del calcio e della Serie A, sia tra gli addetti ai lavori, sia tra i tifosi.
Infatti, si è visto come il distanziamento sociale non è stato rispettato dopo la vittoria del Napoli in Coppa Italia, con assembramenti e festeggiamenti in piazza Garibaldi di migliaia di supporter partenopei.
Non solo Napoli: anche i tifosi laziali si assembrano senza regole
Non si era fatta attendere la reazione dell’OMS, che aveva bollato i tifosi del Napoli come “sciagurati”, ricordando come proprio la sfida di Champions League Atalanta-Valencia era stata una delle cause scatenanti della terribile epidemia in Lombardia, che ancora oggi risulta essere la regione più colpita.
Anche il comitato tecnico-scientifico aveva espresso il suo giudizio sulla vicenda, trovando le immagini addirittura “disgustose”. Questi richiami non sembrano aver avuto gli effetti sperati. Infatti, nella giornata di ieri, circa 500 supporter della Lazio si sono accalcati per sostenere la squadra in procinto di partire proprio per Bergamo, in un match che potrebbe risultare decisivo in vista della lotta scudetto.
L’indifferenza della politica
A tutto questo si aggiunge la mancanza di reazioni da parte dei politici, i quali non sembrano aver alcun desiderio di contrastare delle azioni che potrebbero portare ad una nuova ondata di contagi. Tra questi possiamo citare Vincenzo De Luca, governatore uscente della Campania, e candidato alle prossime elezioni regionali. Tirato in ballo da Matteo Salvini, il Presidente della Regione Campania, ha risposto a tono dando del “3 volte somaro” al leader della Lega e chiarito che interventi di questo tipo spettano al ministro dell’Interno o ai prefetti.
Anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tra i massimi antagonisti di De Luca, ha rilasciato una dichiarazione in cui sosteneva come l’altra sera avesse vinto “il contagio della felicità”. Insomma non si riesce a trovare nessuno della classe dirigente italiana che abbia intenzione di stigmatizzare comportamenti ancora scorretti, nonostante nei mesi scorsi si era ribadito come la Serie A sarebbe ripartita solamente a condizione di adottare comportamenti stringenti da parte di tutti.
A pensar male si potrebbe ipotizzare che, in vista delle prossime elezioni regionali, sia difficile individuare qualche candidato pronto a rimproverare centinaia di migliaia di persone che, dopo l’astinenza forzata degli ultimi mesi, hanno voglia di celebrare i propri beniamini in piazza.
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