Il ruolo strategico del trasporto marittimo per l’Italia, secondo gli esperti, ancora non è stato compreso dalle istituzioni. Quali sono le opportunità economiche dietro lo shipping?
Il tema dello shipping italiano richiama l’attenzione sui cambiamenti economici e sociali che la nostra attualità sta vivendo, chiedendo un confronto con Governo e Parlamento.
In occasione di un recente webinar, organizzato da Conftrasporto-Confcommercio e Assarmatori, si è analizzato il Rapporto italiano sull’attualità economica dello shipping con i dati più recenti sull’occupazione e gli investimenti nel settore, senza dimenticare le ultime innovazioni settoriali legate alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile.
Il mare come alleato per uno sviluppo sostenibile
Assarmatori intende dedicare attenzione al mondo della logistica, incentivando riflessioni e approfondimenti sulle nuove normative fiscali e sulle nuove modalità di trasporto sostenibile. Durante le fase più acuta dell’emergenza sanitaria e nonostante il crollo del turismo, le imprese di categoria hanno garantito i trasporti e l’incontro tra le persone, pensiamo al quotidiano lavoro svolto dalla filiera che vive intorno ai traghetti. Il nostro paese possiede nella risorsa mare un grande alleato per lo sviluppo sostenibile e il trasporto marittimo, che rivendica con forza la necessità di adottare una visione sempre più internazionale con valori di integrazione economica per la crescita e lo sviluppo sostenibile.
Il registro navale internazionale ha rappresentato per l’Italia un alleato importante, da rilanciare, per creare un ulteriore slancio allo sviluppo economico dell’intero Mediterraneo. Durante i lavori online, il professore Gualtiero Tamburini ha presentato una ricerca, condotta da Nomisma, sull’importanza dello shipping per l’industria italiana.
Il rapporto evidenzia le difficoltà del trasporto merci e passeggeri all’interno dell’economia nazionale. Il ruolo dello shipping e del trasporto marittimo via acqua necessita di nuove politiche di sostegno e di innovazione. La ricerca evidenzia che tale settore rappresenta una buona opportunità per incentivare nuova occupazione e riesce a generare lavoro con la modalità di moltiplicare l’occupazione e lo sviluppo economico.
La transizione tecnologica nel settore è fortissima, l’innovazione è legata allo shipping e tale confronto permette di sviluppare ulteriormente la crescita tecnologica, la ricerca scientifica legata alla blue economy e alla logistica nazionale. Secondo gli esperti di shipping, le nostre istituzioni politiche hanno il compito di comprendere l’importanza di rappresentare il ruolo strategico e il peso del trasporto marittimo nel Paese, valutare il contributo economico e sociale in termini di lavoro, reddito, imposte e consumi e consentire una valutazione complessiva del sostegno pubblico al settore, dopo avere monitorato le ricadute economiche positive.
Lo shipping e il trasporto marino in Italia
Lo shipping e il trasporto marittimo sono il quarto settore economico per capacità di attivazione sull’economia e generano, su tutta l’economia, un impatto di 37.6 miliardi di euro con un impatto occupazionale importante per le nuove professioni italiane. Sostanzialmente, dalle analisi emerge che a fronte di un singolo euro investito sul trasporto marittimo si attiva una produzione dell’intera economia di 2.97 euro, generando un impatto totale che rappresenta il 2.1% del PIL italiano. Negli ultimi anni il settore passeggeri è aumentato del 162% mentre si registra un trend leggermente negativo per il traffico merci.
Il concetto di sistema è essenziale per la crescita del settore, per la sostenibilità e per gli investimenti nel comparto. La posizione geografica dell’Italia, l’analisi del mercato europeo per le crociere che vede l’Italia in crescita. La flotta traghetti italiana è tra le più grandi al mondo e l’analisi sull’export delle merci aiuta a comprendere l’essenzialità del settore per l’economia italiana. Gli armatori italiani, alle prese con l’emergenze sanitaria, stanno innovando e sviluppando nuove competenze sulle quali investire. La digitalizzazione, la formazione e gli imprenditori dello shipping stanno generando una politica trasparente per la crescita del settore, per adeguarsi al mercato internazionale e tornare ad essere estremamente competitivi e attrattivi.
Tra le prioritarie esigenze emerse dal dibattito vi è quella di avviare una nuova fase di investimenti per i collegamenti tra le isole e la Penisola, incentivando una nuova fase di collaborazione tra l’eccellenza della cantieristica pubblica nazionale e la cantieristica privata.
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