Nel primo trimestre 2019 sono stati venduti 373 milioni di smartphone. Il dato segna un calo rispetto a 12 mesi prima. Huawei non sembra risentire delle tensioni.
Le vendite di smartphone nel primo trimestre 2019 si sono attestate a 373 milioni di unità. È quanto emerge da uno studio condotto dalla società di ricerca e consulenza Gartner. Il dato, nel confronto annuo, segna un -2,7%.
Nonostante l’assenza dal mercato statunitense, Huawei si è confermata al secondo posto a livello mondiale ed ha proseguito il processo di avvicinamento al primo classificato, Samsung.
Vendite Smartphone: ciclo di sostituzione in estensione
“Le richieste di smartphone di livello elevato si è confermata inferiore a quella di dispositivi di fascia bassa andando a colpire brand come Samsung ed Apple”, ha detto Anshul Gupta, direttore della ricerca di Gartner.
Secondo la società di consulenza, “il rallentamento del processo innovativo e la crescita dei prezzi favoriscono l’estensione del ciclo di sostituzione”.
Nei due Paesi in cui si vendono più telefoni, Stati Uniti e Cina, le vendite nei primi tre mesi sono rispettivamente scese del 15,8 e del 3,2%.
Vendite Smartphone: Samsung si conferma in prima posizione
Come detto, in prima posizione si conferma Samsung, che tra gennaio e marzo ha venduto oltre 71 milioni di pezzi, pari a una quota di mercato del 19,2% (20,5% nel Q1 2018).
La prima posizione del colosso coreano è messa a rischio proprio da quella Huawei oggetto del “ban” da parte dell’amministrazione Trump. Nei primi tre mesi le vendite del colosso cinese sono cresciute del 44,5% annuo a 58,4 milioni per una quota di mercato passata in 12 mesi dal 10,5 al 15,7 per cento.
Le vendite di Huawei sono andate particolarmente bene in Europa e Greater China, dove hanno rispettivamente messo a segno un +69 e un +33 per cento. All’interno dei confini domestici, la quota di mercato si attesta al 29,5%.
Vendite Smartphone: calo a due cifre per Apple
Samsung nei primi tre mesi ha segnato un calo dell’8,8% mentre Apple ha registrato una contrazione del 17,6%.
“Il taglio di prezzo ha spinto la domanda ma non è stato sufficiente a far ripartire la crescita”, ha detto Gupta.
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